Polemica su Il Capitano Maria, la fiction di Rai1 sotto accusa: “La figura del preside presentata in modo negativo”

Il Capitano Maria non piace ai dirigenti scolastici che ne criticano la rappresentazione negativa dei presidi e si scagliano contro la fiction di Rai1.


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Neanche il tempo di partire che la nuova fiction con Vanessa Incontrada, Il Capitano Maria, è sotto accusa. A muovere la polemica contro la serie è Alessandro Turchi, presidente dell’Associazione dei dirigenti scolastici Solo dirigenti. Come riporta Il Giornale di Trani, avrebbe scritto una lettera a Miur, sindacati, dirigenti scolastici ed organi di stampa dicendosi indignato nei riguardi della nuova produzione dell’ammiraglia Rai. Il motivo? Alla ghigliottina ci sarebbe una scena, andata in onda nel corso della prima puntata di lunedì 7 maggio. Il Capitano e alla sua squadra cercano di trovare un modo per evacuare una scuola sotto cui è nascosto un potenziale ordigno. Il preside, evidentemente preoccupato per la minaccia terroristica, ottiene, dopo tante insistenze, il via libera per essere il primo ad uscire dall’edificio.

Turchi si è indignato, e nella sua lettera scrive, facendosi voce dei suoi colleghi, che la rappresentazione del dirigente scolastico è assolutamente negativa: “Una figura che non corrisponde affatto al ruolo degli attuali dirigenti scolastici, che hanno grandi responsabilità e gestiscono situazioni molto complesse.” In seguito, Turchi spiega in cosa consiste la norma in casi di emergenza come questi: “Il preside, oggi dirigente, in qualità di datore di lavoro e responsabile della sicurezza secondo il Dlgs.81/2008, sarebbe stato anche responsabile della presenza dell’ordigno nella scuola, e quindi perseguibile, penalmente, per culpa in vigilando; di sicuro, oltre che per una motivazione etica e deontologica, avrebbe avuto interesse professionale a salvare tutti.”

Secondo il DS, questa figura imperfetta del preside danneggerebbe l’opinione pubblica che sta seguendo con interesse la fiction con la Incontrada: “Il messaggio è altamente fuorviante, irreale, diseducativo e lesivo nei confronti dei tanti dirigenti che quotidianamente si spendono nella gestione, sempre più complessa, delle scuole loro affidate”, continua Turchi.

La lettera si conclude con un sono invito rivolto a tutti coloro che finanziano opere fittizie: “Prestare attenzione anche ai contenuti proposti e ai danni che si fanno divulgando simili immagini.” A questo proposito, l’associazione si mette a disposizione nell’organizzare seminari volti a spiegare agli sceneggiatori com’è la scuola di oggi. Chissà se la polemica si fermerà qui?