In ritardo il Samsung Galaxy S7 sull’aggiornamento Oreo: slitta la data in Europa

Arriva un primo slittamento per lo smartphone. Esaminiamo meglio quanto affermato da Samsung Turchia

Samsung Galaxy S7

INTERAZIONI: 7

Ci sono delle novità importanti da prendere in esame oggi in Europa per tutti coloro che sono in possesso di un Samsung Galaxy S7 o un S7 Edge, soprattutto per quanto riguarda la questione inerente l’aggiornamento del sistema operativo Android Oreo. Dopo avervi riportato praticamente in tempo reale quanto affermato da un operatore canadese, il quale a conti fatti ci ha posto la scadenza entro il mese di maggio, oggi tocca prendere come punto di riferimento altre notizie di un certo peso.

Tutto nasce dalla sempre attiva Samsung Turchia, che in un primo momento aveva illuso tutti in merito ad un rollout programmato entro il 13 aprile. Inutile nascondersi, dunque, perché qualcuno sperava effettivamente di imbattersi nelle prime segnalazioni già nel corso delle prossime ore, ma evidentemente qualcosa deve essere andato storto. Il motivo? Lo stesso elenco ha subito una modifica nelle ultimissime ore, parlando di un aggiornamento Android Oreo pronto alla distribuzione su Samsung Galaxy S7 e S7 Edge solo dal 27 aprile.

A preoccupare non è tanto lo slittamento di due settimane, quanto il fatto che già in passato questa divisione si è resa protagonista di continui rinvii rispetto a quanto dichiarato in un primo momento. Staremo a vedere se sarà anche il caso del Samsung Galaxy S7, mentre dalla divisione italiana continuano a non arrivare notizie a tal proposito. Noi di OptiMagazine, come sempre avviene in questi casi, continueremo a monitorare la vicenda con grande attenzione.

In questo particolare contesto, che idea vi siete fatti? Ritenete possibile uno scenario in cui tutti i Samsung Galaxy S7 e Galaxy S7 Edge in commercio possano ricevere l’aggiornamento del sistema operativo Android Oreo entro il mese di maggio? Diteci pure la vostra commentando l’articolo di oggi ed inquadrando al meglio la situazione dopo le parole della divisione turca.