Scandalo Facebook in Italia: come scoprire se si è tra i 214.134 profili coinvolti nel furto dei dati

Anche il nostro paese è coinvolto, anche se in minor misura, dal 9 aprile comunicazioni massive a tutti i profili a rischio

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Oramai è ufficiale, lo scandalo Facebook coinvolge anche l’Italia e i dati personali di numerosi utenti potrebbero essere stati utilizzati per scopi impropri attraverso il partner del social network Cambridge Analytica. Il numero di cittadini del mondo coinvolti dall’increscioso episodio sale dai primi 50 milioni riportati, addirittura agli 87 milioni, di cui 70 sono statunitensi e la restante quota appartenenti a tantissimi altri paesi del globo.

Per stessa ammissione di Facebook, sono state solo (si fa per dire) 57 le persone che hanno scaricato l’applicazione del ricercatore Aleksandr Kogan di Cambridge Analytica chiamata Mydigitallife ma la loro operazione, a catena, hanno messo in pericolo le informazioni di contatto personali di tutti i loro amici (dopo aver concesso specifiche autorizzazioni post installazione), Il numero definitivo dei potenziali italiani coinvolti è pari a 214.134, niente affatto poca roba.

Come scoprire  se lo scandalo Facebook ci ha colpito dal vivo e dunque il nostro profilo  è incluso tra i 214.134 coinvolti nel furto dei dati personali? C’è solo un modo ufficiale e sicuro. Come dichiarato dal CEO Facebook Zuckerberg, tutti i cittadini coinvolti nella vicenda riceveranno, a partire dal prossimo lunedì 9 aprile, un messaggio mail in cui verrà chiarita la portata del pericolo. Purtroppo non è stato indicato un range temporale esatto in cui si rischia di vedersi recapitata la comunicazione ma queste verranno inviate in massa (presumibilmente) la settimana prossima.  Tempo qualche giorno e si avrà conferma o meno del rischio relativo all’account personale dunque.

Come ulteriore elemento specifico dello scandalo Facebook made in Italy, sempre il social network ha fornito un ulteriore dettaglio: Cambridge Analytica, responsabile del più clamoroso furto dei dati dell’era del social network di Mark Zuckerberg, nel non lontanissimo 2012 ha lavorato con un partito italiano  non meglio precisato ma che ha avuto successo elettorale  l’ultima volta negli anni 80. Con quest’ulteriore precisazione, il discorso si apre ad ulteriori approfondimenti, proprio per capire il coinvoglimento dei cittadini della penisola nell’episodio