Le radiazioni cellulari sono realmente cancerogene? La comunità scientifica non è ancora arrivata ad una conclusione vera e propria, anche se gli studi a riguardo proseguono senza sosta. Secondo quanto riportato da ‘fonearena‘, l’ultimo ha dimostrato esserci una corrispondenza tra le neoplasie e le onde elettromagnetiche emesse dai dispositivi portatili, almeno per quanto riguarda le cavie da laboratorio (non è detto che poi che gli stessi risultano siano da considerarsi validi anche nel caso dell’uomo).
Ricordiamo che le radiazioni cellulari, per quanto effettivamente si sappia, producono una sola reazione visibile al nostro corpo: il surriscaldamento dei tessuti per diretta eccitazione delle molecole che li compongono. Esporsi prolungatamente anche a bassi quantitativi di radiazioni cellulari sembra incidere sull’insorgenza nei topi e nei ratti di masse tumorali rare, conosciute con il nome di ‘schwannoma‘, in grado di colpire una particolare cellula nervosa (il neurone di Schwann). Gli studiosi del National Toxicology Program hanno condotto i loro esperimenti su circa 3000 esemplari, misti tra topi e ratti di ambo i sessi, bombardandoli dalla nascita fino alla morte (2500 non ce l’hanno fatta) di radiazioni cellulari in near-fied (le stesse onde generate dagli smartphone).
Un altro studio è stato condotto dai ricercatori dell’Istituto Ramazzini, per quanto riguarda le onde ‘far-field‘ (pari alle radiazioni wireless quotidianamente emesse da sorgenti circostanti), rilevando che alcuni ratti di sesso maschile sviluppavano schwannoma del cuore a ritmi decisamente più alti rispetto agli esemplari non esposti.
Combinando i risultati di entrambi gli studi possiamo giungere alla conclusione che le radiazioni cellulari producono dei particolari effetti sugli animali esaminati, alcuni dei quali sono stati colpiti durante il trattamento dal cancro (contrariamente a quanto affermava il penultimo degli studi portati alla nostra attenzione, di cui vi avevamo parlato in questo articolo e che non aveva fatto riscontrare corrispondenze particolari tra l’esposizione alle RFR e l’insorgenza di neoplasie di sorta).