Wear OS potrà forgiarsi di alcune delle novità previste da Android P, vista la prima developer preview rilasciata da Big G per gli sviluppatori (il download è già disponibile nell’ambito degli indossabili Huawei Watch 2 e Watch 2 Classic, da poter scaricare direttamente da questa pagina, seguendo le istruzioni riportate e tenendo presente che potrebbero contenere più di qualche bug, in quanto inadatte all’uso quotidiano, almeno per il momento).
Il colosso di Mountain View ha in mente di munire il software di un’interfaccia scura di base, che potrebbe aiutare, secondo gli esperti, a migliorare la visibilità di alcune applicazioni. Un’altra novità, forse la più attesa in assoluto, consisterà nella chiusura dei servizi che agiscono in background (a meno che il wereable non risulti essere sotto carica, e quindi regolarmente collegato alla presa elettrica), così da risparmiare molta più batteria che in passato. Purtroppo, uno dei talloni d’Achille di Wear OS, a dire il vero forse l’unico, sta proprio in questa scarsa autonomia, che non permette di andare oltre una giornata di utilizzo medio-intenso.
Una caratteristica, l’ultima, che intriga non poco gli attuali utilizzatori del sistema operativo pensato per wereable, ma anche gli eventuali prossimi acquirenti, ovvero tutti quelli che, affascinati dal mondo degli indossabili (con particolare interesse nei confronti dei dispositivi Wear OS), si sono finora ritrovati costretti a guardare oltre, proprio perché preoccupati di questa defezione.
L’eccessivo consumo potrà anche essere controllato attraverso lo spegnimento intelligente di Wi-Fi, Bluetooth ed antenna radio, attivato a seguito di un certo periodo di distacco dal corpo dell’indossabile. Per ora potranno saggiare queste e le altre novità solo gli sviluppatori, o comunque quanti si diranno disposti a provare la developer preview di Wear OS basata su Android P (tenendo presente quanto vi avevamo detto ad inizio articolo).