Inchiesta AGCOM su scandalo Facebook: per le elezioni del 4 marzo dati rubati anche in Italia?

L'Autorità scende in campo per vederci chiaro su un eventuale collegamento tra vicenda USA e ultime elezioni politiche ita

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Lo scandalo Facebook relativo al furto dei dati di ben 50 milioni di profili statunitensi da parte di Cambridge Analytica potrebbe avere delle conseguenze anche in Italia? Soprattutto in occasione delle recentissime elezioni politiche del 4 marzo, anche nel nostro paese potrebbe essere accaduto qualcosa di simile a quando verificatosi oltreoceano in occasione delle presidenziali che hanno visto trionfare Trump? La domanda è lecita e a porsela ora in maniera ufficiale è niente di meno che l’AGCOM che ha chiesto proprio a Facebook delle spiegazioni sull’impiego o meno di  data analytics per fini di propaganda politica da parte di soggetti terzi anche entro i nostri confini.

Nello specifico, la delibera n.423/17/Cons pubblicata dall’Autorità avrebbe lo scopo di verificare se c’è stata parità di accesso all’informazione e comunicazione politica proprio in occasione delle elezioni italiane del 4 marzo. Sotto inchiesta dunque gli strumenti messi a disposizione dal social di Marck Zuckerberg nel corso del periodo pre-elettorale sia per gli elettori che per i soggetti politici per capire se in qualche modo c’è stata disparità di trattamento.

A parte la presa di posizione tutta italiana dell’AGCOM, c’è da ricordare come il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani  sia sceso in campo sulla questione, esprimendo la necessità che siano gli stessi vertici di Facebook a presentare le loro posizioni in commissione. I messaggi divisivi e sensazionalistici (sotto forma di notizie) sulla piattaforma social sono così massificati durante i periodi pre-elettorali da rendere necessaria una loro qualche limitazione e una maggiore presa di responsabilità su quanto viene pubblicato da parte dello stesso social network.

 

Staremo a vedere dove porterà l’indagine dell’AGCOM. Il più che probabile collegamento tra l’utilizzo improprio di milioni di dati personali per l’elezione di Trump in USA potrebbe aver scatenato  casi simili in Italia come altrove: ovunque cioè si siano svolte cruciali e importantissime tornate elettorali. Lo sfruttamento di informazioni sensibili e  il dilagare del fenomeno della disinformazione su Facebook va certamente arginato. Terremo i nostri lettori aggiornati sull’evolversi della vicenda.