Non accettare l’amicizia Facebook di Martina Colaninno: bufala o attacco hacker?

Alcune istruzioni riguardanti la nuovissima catena che sta prendendo piede proprio in queste ore in giro per il web

Martina Colaninno

INTERAZIONI: 583

Ci sono alcune catene che di tanto in tanto tornano attuali sui social, come quella che ci invita a non accettare richieste di amicizia Facebook, a partire da oggi, da parte di una certa Martina Colaninno. Il messaggio in questione in questione ricorda tantissimo quello che negli ultimi mesi ha visto protagonista qualche altro account, come nel caso di Fabrizio Bonomi e Marcella Labelle Carradori. Proprio a partire dai casi appena linkati, posso dirvi che al 99% siamo al cospetto di una bufala appena sorta sul popolare social network.

Andiamo per gradi, perché la catena di cui vi sto parlando oggi 7 marzo è strutturata in modo del tutto simile alle precedenti, con l’invito a dire tutti i nostri contatti Messenger di declinare qualsiasi tipo di richiesta proveniente dall’account Facebook di Martina Colaninno. Addirittura si afferma che se uno dei nostri contatti dovesse accettare, a quel punto verremmo attaccati anche noi, giusto per alimentare il desiderio degli utenti meno esperti di far diffondere il messaggio trapelato in queste ore.

Cosa devono fare gli utenti che ricevono la catena, stando alle istruzioni fornite? In teoria, sarebbe necessario tener premuto il dito sul messaggio, per poi selezionare in basso al centro l’icona di “inoltra”. A quel punto, sopra, troverete l’apposito tasto con cui poter inoltrare il testo all’intera lista dei contatti. Inutile dire che si tratta di un falso allarme, in quanto da quello che mi risulta non esiste alcun hacker che utilizza l’account a nome di Martina Colannino.

Vi dirò, con ogni probabilità la ragazza in questione non sa nulla di questa vicenda. Ciò non toglie che sia sempre buona norma non accettare le richieste di amicizia su Facebook da parte di contatti del tutto anomali, con cui non abbiamo ed alcuna amicizia in comune. Occhi aperti, dunque, ma questa ha tutta l’aria di essere l’ennesima bufala social.