Interprete di Monica Gaztambide ne La casa di carta su Netflix, Esther Acebo è diventata un volto noto in tutto il mondo grazie al successo internazionale de La casa de papel, definita la “migliore serie spagnola” di tutti i tempi dal prestigioso portale IMDB.
Rapidamente diventata un cult, la serie sulla rapina alla Zecca dello Stato spagnola si è imposta come uno dei titoli rivelazione dello scorso anno, in attesa della seconda ed ultima parte (i restanti sei episodi) in arrivo su Netflix ad aprile e già trasmessi in Spagna dall’emittente Antena3.
Il suo personaggio, quello della segretaria del direttore della Zecca con cui ha una relazione e di cui è incinta, è partito in sordina ma è diventato sempre più centrale nella serie, al punto da farle guadagnare una candidatura come Miglior attrice emergente dell’anno alla 27a edizione dei celebri Premios de la Unión de Actores y Actrices Españoles.
Queste ultime settimane sono state un sogno. Non ci credo. Il successo di La Casa de Papel è ancora incredibile. Qualcosa di sorprendente, un regalo.
L’attrice, parlando con ABC.es, ha spiegato che non credeva di poter ottenere un ruolo in una produzione così avvincente e che decisamente le ha regalato la grande popolarità.
Quando mi hanno raccontato la storia della serie, l’ho adorata, anche se ho cercato di dimenticare quei provini dopo averli fatti, per sopravvivere emotivamente… ma poi mi hanno chiamato, avevo le allucinazioni. Non credevo di poter avere un personaggio fisso in una serie in prima serata. Ma è super bello! Vai a comprare il pane e la gente riesce a riconoscerti… È fantastico!
La serie si è rivelata un ottimo investimento per Netflix, visto che ha avuto molto più successo nel resto del mondo che in patria, come sottolinea l’attrice parlando della vocazione internazionale del prodotto.
Un giorno stavo parlando con un collega che questa era una serie fatta per avere successo all’estero, perché qui è stata trasmessa abbastanza tardi e la storia era rischiosa, diversa da quella a cui lo spettatore spagnolo è abituato.
Quello di Monica Gaztambide, spiega, è un personaggio che l’ha “fortemente arricchita“, aprendole nuove porte oltre quelle del teatro e del cinema indipendente.
Spero che questa serie sia anche un trampolino di lancio per me. La verità è che lavorarci è stato grandioso, soprattutto per la sua trama e la buona connessione e il bel gruppo che abbiamo creato tra tutti noi.