Parlare di GTA 6, al giorno d’oggi, è pura utopia, men che meno ipotizzare una possibile data d’uscita che sia prossima in termini temporali. Il brand targato Rockstar Games fa ovviamente scintillare gli occhi di tutti gli appassionati del media videoludico, ma programmare bene una release tanto importante è fondamentale per massimizzare gli introiti sia del prossimo capitolo che di quello attualmente presente sul mercato, che nonostante gli annetti sul groppone continua a far registrare numeri interessanti alle casse.
Il merito è ovviamente di una componente di rete assolutamente magnetica, che con GTA Online ha trovato la perfetta quadratura grazie all’alchimia perfezionata nel tempo dagli addetti ai lavori. I contenuti approdati in game mese dopo mese hanno fatto il resto, contribuendo a creare una fidelizzazione costante che porta ogni giorno centinaia di migliaia di utenti a calcare le trafficate strade di Los Santos. Conviene abbandonare una miniera di soldi tanto fruttuosa, che si dimostra tale anche a distanza di ormai quasi cinque anni dalla release del gioco? Non di certo!
L’annuncio nei giorni scorsi dello slittamento della data d’uscita di Red Dead Redemption 2 poi non può far altro che allontanare ancora di più l’eventualità (già di per sé non proprio verosimile) di un’uscita ravvicinata di GTA 6: studiando infatti le mosse passate di Rockstar Games, si può notare di come tra il quarto capitolo della serie e il primo Red Dead Redemption siano intercorsi due anni esatti, un lasso di tempo che è andato dilatandosi tra quest’ultimo titolo citato e GTA 5, arrivando a superare abbondantemente i tre anni. Non è quindi da escludere un possibile intervallo simile tra il sequel del free roaming in salsa western e il prossimo capitolo della saga dedicata ai ladri di auto, in virtù anche di una potenziale componente online – sulla falsariga di quanto visto con GTA Online – che prolunghi ulteriormente la longevità di un titolo che già da ora si preannuncia interessante.
Se quindi l’uscita di GTA 6 fosse effettivamente a cavallo del 2021 e del 2022, quali potrebbero essere le conseguenze? Ovviamente che il tutto si materializzi nuovamente come titolo cross generation, viste le voci di corridoio che vorrebbero il salto generazionale proprio agli esordi del terzo decennio degli anni duemila. Una manovra che quindi ripeterebbe quanto avvenuto col predecessore, consentendo a Take Two di massimizzare i profitti sfruttando il fattore hype per la versione old gen, e quello tecnologico per quella next gen.