Sono passati diciotto anni dal suo debutto, ma il filo conduttore de Il Commissario Montalbano 12 resta l’amore. Il sentimento celebrato in tutte le sue forme, a cominciare dalla bellezza del mare della Sicilia, con cui si apre e si chiude “La giostra degli scambi”, o ancora l’amore giovanile, quello geloso e possessivo che porta alla pazzia. Ed è proprio questo il personaggio centrale della prima puntata della dodicesima stagione.
Salvo Montalbano indaga prima su un negozio di elettronica trovato bruciato, e sospetta un incendio doloso, poi delle ragazze scompaiono misteriosamente; il rapitore le porta fuori Vigata, ma non le tocca né le violenta, per poi rilasciarle. Le due indagini sembrano non avere nulla in comune, ma il Commissario sa di trovarsi di fronte a “un caso più complicato di quello che sembra.” La scrittura fluida di Camilleri, attenta ai dettagli, non perde di vista il carattere irascibile di Montalbano: un uomo che ha più difetti che pregi, ma che Livia (con cui condivide una scena ‘telefonica’) ama incondizionatamente. I due casi rendono Salvo più nervoso e permaloso del solito, ed è anche sul punto di arrendersi.
La storia permette di esplorare il degrado cittadino di Vigara, dove vige sempre l’ombra della mafia, spesso usato come “alibi” nei casi di omicidio (un colpo di pistola dritto in fronte, un’esecuzione in puro stampo mafioso), mentre i suoi residenti, chiusi tra quattro mura, nascondono i segreti più oscuri delle persone.
Particolare attenzione viene data al personaggio interpretato da Fabrizio Bentivoglio: l’attore veste i panni del benestante Giorgio Bonfiglio, un uomo di mezza età follemente innamorato di una donna molto più giovane di lui. Carismatico, giocatore d’azzardo e quindi abile a manipolare le persone, l’uomo darà del filo da torcere a Montalbano, ma come sempre accade, le apparenze possono ingannare. Bonfiglio è un personaggio complesso, e lo spettatore non saprà mai, fino alla fine, se è un brav’uomo oppure il contrario. La verve comica non manca, e in questo caso Fazio e Mimì Augello, le due storiche spalle di Montalbano, sono sempre funzionali nell’aiutare il commissario nelle sue indagini e nella sua vita personale.
La regia magistrale di Alberto Sironi ci trasporta all’interno dell’indagine: lo spettatore viene coinvolto insieme al commissario, è parte integrante delle sue operazioni, fino allo sconvolgente finale nella cosiddetta camera chiusa, che rivela i lati più oscuri dell’animo umano: la pazzia, la gelosia e il mal d’amore.
La prima puntata de Il Commissario Montalbano 12 andrà in onda il 12 febbraio su Rai1.