ABC ordina il reboot di Ralph Supermaxieroe in versione femminile: Meera tra tequila e salvataggi

Ancora reboot e altre donne pronte a lottare per uguaglianza e diritti questa volta con Ralph Supermaxieroe


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Sembra ormai un bollettino vero e proprio quello che arriva dagli Usa e continua a confermare che ormai non ci sono più idee nuove: ABC ordina il reboot di Ralph Supermaxieroe e conferma la sua versione femminile.

Addio ai boccoli biondi del simpatico William Katt di The Greatest American Hero e benvenuta Meera, trentenne che ama tequila e karaoke e che ha passato la vita a cercare, senza riuscirci, un significato alla sua vita con grande dispiacere della sua tradizionale famiglia indiana-americana almeno fino a quando un evento non cambia tutto.

A lei sarà affidato il compito di salvare il mondo, ma siamo sicuri che siano mani affidabili? Chi ha amato e seguito la serie tv sbarca in Italia a metà degli anni Ottanta prima su Canale 5 e poi su Italia1, sa bene che le cose potrebbero non essere poi così chiare.

Non è la prima volta che si è pensato di rilanciare la serie e, dopo averci provato a pochi anni dalla sua chiusura, proprio con un personaggio femminile, tutto è finito in fumo, almeno fino ad adesso. Ormai da oltre due anni si parla della possibilità di ordinare un reboot di Ralph Supermaxieroe e sembra che finalmente sia arrivato il momento giusto visto che la ABC lo ha annunciato ufficialmente.

Rachna FruchbomFresh Off the Boat, Parks and Recreation ) scriverà e produrrà la serie insieme agli esecutivi Khan, Fierce Baby, Mandy Summers e Tawnia McKiernan anche se conosciamo poco della trama.

Volendo gli eventi potrebbero essere successivi alla serie originale in cui, William Katt ha prestato il volto ad un insegnante, Ralph Hinkley, di una scuola per bambini con bisogni speciali. Durante una gita nel deserto si imbatte in un’astronave aliena, e gli extraterrestri gli donano un misterioso costume in grado di renderlo invincibile ma lui perde il libretto delle istruzioni e le cose sono un po’ complicate e divertenti. Sarà lo stesso per l’eroina indiana impiantata negli Usa?