Provata beta 3 di Monster Hunter World, anteprima OM dell’action RPG di Capcom

Monster Hunter World ci ha stupiti, le nostre impressini sull'ultima beta.

Monster Hunter World

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Ci siamo, mancano solo pochissimi giorni all’uscita di Monster Hunter World per PS4 e Xbox One. La data fissata è il 26 gennaio, purtroppo i giocatori PC dovranno aspettare un bel po’, si dice l’autunno ma non c’è ancora una data. Capcom, che produce e che ha sviluppato questo action RPG, nel corso di questi ultimi mesi a messo a disposizione di tutti ben tre open beta, di cui l’ultima si è conclusa lo scorso fine settimana. L’abbiamo provata, ecco le nostre impressioni, a cui seguiranno nelle prossime settimane una recensione completa di Monster Hunter World.

Un mondo aperto

La beta 3 di Monster Hunter World si è concentrata fondamentalmente su una nuova quest suddivisa in quattro missioni. Oltre alla caccia di Gran Jagras, Anjanath e Barroth è stata aggiunta la missione dedicata alla caccia del Nergigante, praticamente il mostro che si vede sulla copertina del gioco, dove però si ha un limite di soli 15 minuti.

Nergigante è un osso duro: si tratta di un Drago Antico gigantesco ricoperto di aculei da distruggere per iniziare a causare danni alla enorme creatura. Durando solo 15 minuti è stata fondamentale la fretta di finire in single player che la coordinazione in cooperativa con gli amici. Coloro che hanno completato tutte e quattro le missioni hanno ricevuto dei bonus da poter spendere nel gioco, cioè una pittura facciale mimetica e un set di consumabili che includono polvere di vita, pillole della salute, trappole scossa e molto altro.

Una volta preso il controllo del gioco Monster Hunter World ci chiede di creare il nostro personaggio: scegliere tra uomo o donna e impostare molte variazioni estetiche al personaggio come viso, capelli e molto altro. Ovviamente nella beta la scelta era infinitamente inferiore a quelle che il gioco finale ci proporrà, stessa cosa per il proprio compagno d’avventura, quindi su questo giudicheremo in fase di recensione.

La prima impressione una volta che si controlla il personaggio è quella di libertà: il mondo aperto lo è davvero, Monster Hunter World non è diviso in zone e la mappa è completamente esplorabile e consultabile. Il gioco guida alla comprensione dei controlli e a cosa si deve fare: fondamentalmente cacciare e uccidere mostri. prendere i materiali dai loro cadaveri, ritornare all’accampamento e migliorare le proprie statistiche, questo da solo o in cooperativa.

Prima di entrare nella mappa al giocatore sarà chiesto anche di scegliere l’equipaggiamento offensivo e difensivo, il tipo di arma, di protezione e molo altro. Anche su questo aspetto chiaramente il gioco finale sarà molto più pregno di oggetti e statistiche, ma già si comprende l’enorme portata che avrà la personalizzazione nell’economia del gameplay.

A caccia del Nergigante

La serie di Monster Hunter non è mai diventata un cult in occidente. In Giappone invece riscuote un grande successo da almeno un decennio, e Monster Hunter World ha fondamentalmente l’obiettivo di diventare una hit anche da noi: graficamente accattivante, con una storia single player che coinvolgerà i giocatori almeno 50-60 ore, un multiplayer cooperativo a caccia di mostri che diverte solo a pensarci, una personalizzazione e progressione profonda del proprio personaggio. Sono questi gli elementi che potrebbero far diventare Monster Hunter World un successo anche in occidente.

Per quanto possa essere complesso il gioco, Monster Hunter World  è il miglior punto di accesso alla saga per noi occidentali. Certo condivide alcune connessioni con i giochi precedenti, ma prendere il pad e giocare non è mai stato così facile, dato che in alto a destra vengono sempre forniti consigli su come comportarsi. I controlli sono semplici da apprendere, almeno quelli base, ma poi arriva una profondità che potrà essere conosciuta solo da chi si appassiona davvero.

In questa beta si potevano scegliere tra 14 armi differenti (sono davvero enormi, tra quelle bianche e quelle a lunga gittata) e la caccia ai mostri è semplificata da delle lucciole verdi che indicano la direzione delle impronte: basterà seguirle, dando sempre un occhio alla mappa, per trovare oggetti, piante curative e impronte che portano ai mostri. Nel frattempo, mentre si scorrazza sulla mappa, si possono ammirare le rigogliose foreste, i dislivelli del territorio con piccoli promontori e in generale una complessità poligonale soddisfacente, ovviamente non esente da difetti. Digital Foundry ha confrontato le versioni PS4 e PS4 Pro, dategli un’occhiata.

Caccia aperta

Un inedito lock dei nemici dona meno confusione ai combattimenti, che sono comunque adrenalinici: alla pressione di un tasto potremo “concentrarci” su un nemico specifico, funzione molto utile dato che di soluto su schermo di mostri ce ne possono essere anche decine. Ovviamente la beta di Monster Hunter World non era esente da difetti come dei problemi di collisione coi mostri, delle sporcizie grafiche qua e là, ma in generale il gioco diverte parecchio e noi già pensiamo che sarà un successo di vendite. La caccia si apre il 26 gennaio, appuntamento quindi con la recensione completa.