Sono trascorse alcune settimane da quando ho condiviso con voi una procedura differente dal solito per procedere alla calibrazione della batteria del Samsung Galaxy S7. Per approfondimenti in merito, vi rimando all’apposita pagina, integrando oggi 13 gennaio quel discorso avviato nel Q4 del 2017 con alcune considerazioni a mio avviso importanti. Tutto nasce da alcuni riscontri da parte di coloro che hanno deciso di seguire quel percorso per provare a migliorare le proprie ore di schermo.
L’iter descritto a suo tempo è efficace? Seguendo alla lettera le istruzioni in questione, è tangibile un passo in avanti per la durata della batteria dello stesso Samsung Galaxy S7? Al momento, i feedback sono piuttosto incoraggianti, anche se il trend indica un miglioramento pari a circa il 10%. Insomma, non andrete incontro ad una rivoluzione, ma allo stesso tempo non avete nulla da perdere nel provare la guida linkata in precedenza.
I riscontri “peggiori”, infatti, al più parlano di livelli tutto sommato simili a quelli antecedenti alla calibrazione riportata. E qui devo ricollegarmi al secondo punto che volevo affrontare oggi, in quanto i feedback sono discordanti per un motivo ben preciso. Qualora la batteria del vostro Samsung Galaxy S7 non necessiti di una “pulizia” del genere, inevitabilmente le differenze rispetto al passato saranno minime in termini di autonomia, al contrario di chi non ha mai seguito questo percorso in poco meno di due anni di vita per lo smartphone.
Bisogna anche tener presente che i suoi effetti non sono legati né ad anomalie nate da specifici aggiornamenti software “infelici”, né all’usura della stessa batteria. Tutti fattori che in qualche modo incidono sull’autonomia del vostro Samsung Galaxy S7 ed il cui peso resterà purtroppo superiore a quello di qualsiasi calibrazione concepita per bilanciare un trend negativo. A voi come va?