Dopo J-Ax e Fedez, doppio accordo per Soundreef con YouTube e Suisa per i diritti d’autore online

Dopo J-Ax e Fedez, un altro traguardo per Soundreef con YouTube per i diritti online delle opere dei suoi artisti.

soundreef con youtube

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Un altro traguardo per Soundreef con YouTube e Suisa, grazie ai quali potrà avere accesso ai diritti d’autore non solo della piattaforma video di Google ma anche a quelli di Apple Music, iTunes, Amazon e Spotify.

Un grosso passo avanti quindi per la start up diretta concorrente di SIAE che ancora contesta la sua legittimità a operare. La novità arriva dopo la conquista di altri due grandi nomi della musica italiana, a cominciare da J-Ax per arrivare a Enrico Ruggeri. Già Fedez si era affidato ai servizi di Soundreef in tempi non sospetti, iniziando una battaglia legale con SIAE che poi ha vinto in favore della nuova società che gestisce i suoi diritti.

Questo è quindi il primo accordo che Google sigla con un ente privato, eventualità che mai si era verificata in passato, per cui Soundreef potrà tenere conto del traffico sulla piattaforma e incassare i diritti dei suoi 25000 artisti tra cui anche il neo-acquisto Enrico Ruggeri. La partnership con Suisa garantisce invece la gestione dei diritti sulle piattaforme di streaming.

Si apre quindi uno spiraglio sulla liberalizzazione definitiva del settore, che in questi anni ha conosciuto solo il monopolio assoluto di SIAE che continua a detenere la più grossa fetta di diritti d’autore, che ancora mostra perplessità sulle reali capacità di Soudreef di garantirne una corretta tutela: “L’annuncio dell’accordo tra Soundreef e SUISA conferma le nostre perplessità sulla capacità di Soundreef di operare per la tutela del diritto d’autore. Ci stupisce che una realtà che si è sempre dichiarata tecnologicamente avanzata sia costretta ad affidarsi ad un’organizzazione terza per poter amministrare i diritti in un mercato, quello online, completamente liberalizzato sin dal 2008”.

Una liberalizzazione a metà, quindi, anche se Soundreef inizia a farsi largo in un campo da sempre destinato a enti pubblici, che certamente fanno fatica a imporsi in una realtà profondamente schermata.