Millie Bobby Brown ai Golden Globes 2018 si veste da adulta e sfila da sola (foto): già diva a 13 anni?

Il look di Millie Bobby Brown ai Golden Globes 2018 è destinato a far discutere: fin dove è giusto che arrivi il "sentirsi adulta" di una tredicenne?

millie bobby brown ai golden globes

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L’abito di Millie Bobby Brown ai Golden Globes 2018 sta facendo parlare molto di sé. Non solo perché la fa sembrare molto più adulta dei suoi tredici anni e mezzo, anche perché se ricordate la polemica si era già accesa dopo il party di lancio di Stranger Things e quell’orribile, lasciatemelo dire, vestito di pelle che aveva indossato allora. Non è neanche tutta colpa della schiena nuda che il vestito lascia intravedere. Più che altro è una questione di pose, di sguardi, di comportamento, di un divismo che a tredici anni nessuno riesce a ritenere normale.

Ricapitoliamo: la piccola Millie è arrivata tardi all’evento, si è fatta attendere come le star — con dolo? Non lo sapremo mai. Ha posato sola, senza mai farsi ritrarre di fianco ai colleghi e compagni sul set di Stranger Things, che invece hanno sfilato sul red carpet insieme. Ha rivolto ai fotografi sguardi languidi, ha sfoggiato fin troppi orecchini. Si è atteggiata un po’, tanto. “Se la crede”, direbbe qualcuno.

La colpa non è sua. Ho visto commenti demonizzanti sui social, ho visto gente darle contro, asserire che “sta sulle palle”, che se non sta attenta si ritrova come Lindsay Lohan perché insomma, questa è già gioventù bruciata. Ni.

Ni perché tredici anni è un’età stupida, dove non sei né carne né pesce, dove ti senti il padrone del mondo quando in realtà del mondo non sai proprio un bel niente. Che Millie si voglia vestire da adulta è più che comprensibile, che non abbia al suo fianco adulti che scoraggino questi impeti, beh, questo è un altro discorso. Il problema della sessualizzazione dei minori, chiamiamola con un termine che è piaciuto tanto nei mesi scorsi, non sono certo i minori: sono gli adulti responsabili di quei minori, che non hanno a quanto pare la minima consapevolezza del danno che le loro leggerezze possono commettere. Non pensano al fatto che Millie Bobby Brown, per quanta sicurezza possa credere di avere, non ha la più pallida idea di quello che il mondo potrebbe vomitarle addosso se anche solo osa sgarrare di un attimo da quello che l’etichetta di attrice bambina le impone, né dell’immagine che di lei potrebbe rimanere d’ora in avanti, della piccola snob che evita gli amici per brillare da sola.

Di strada da fare la ragazza ne ha, eccome. Solo si spera che dopo questo scivolone la faccia con qualcuno di competente che le sappia consigliare cosa è meglio per una ragazzina e cosa no, che le sappia dire con fermezza che c’è una vita intera per i lobi pieni d’orecchini, per i sandali gioiello e per gli abiti vedo non vedo. Dall’altra parte però, cari detrattori, fatevi una camomilla: vi ricordo che a quell’età Lindsay Lohan, Miley Cyrus e Britney Spears erano le fidanzatine d’america. E che Drew Barrymore, oggi rispettatissima attrice e madre di famiglia, a tredici anni era cocainomane. Angelina Jolie chi?