Alessio Boni molestato da un produttore americano: il racconto dell’esperienza che gli cambiò la vita

Alessio Boni è stato molestato da un produttore americano. L'attore de La Strada di Casa racconta la sua esperienza e dichiara: "Le molestie esistono, bisogna saper dire di no."


INTERAZIONI: 7

“Le molestie esistono, ma bisogna saper dire di no”, così Alessio Boni racconta al Corriere della Sera la sua esperienza in prima persona di quando un produttore americano si approcciò in maniera inadeguata verso l’allora giovane attore de La Strada di Casa.

E di strada, Alessio Boni, ne ha fatta molta per arrivare a diventare un artista del mondo dello spettacolo. Nell’intervista al quotidiano, l’attore italiano racconta la sua infanzia vissuta tra gente semplice: i genitori erano piastrellisti, lui frequentava ragioneria, ma la voglia di evadere era una costante nella sua vita. Dopo aver tentato la strada della Polizia di Stato, si iscrisse all’Accademia di Arte Drammatica di Roma, e lì si colloca l’episodio in questione.

“Un potentissimo produttore americano, di cui non rivelerò il nome neanche sotto tortura, venne a Roma, all’Accademia d’Arte drammatica dove stavo studiando da attore per farci fare dei provini. Non si trattava semplicemente del possibile ingaggio per un ruolo cinematografico, era molto di più: questo signore cercava un giovane attore, che conoscesse l’inglese ma mantenesse l’accento italiano, per creare una nuova star hollywoodiana. Ebbene, fui scelto io e quindi venni convocato a Los Angeles. Ricordo che preparai grandi valigie con tutto l’occorrente e, quando partii, salutai i miei genitori e poi gli amici, i colleghi per un viaggio senza ritorno, ero infatti convinto che sarei rimasto molto a lungo negli Stati Uniti.”

Il sogno americano di Alessio Boni si infrange quasi subito, appena fa la conoscenza di questo produttore, come racconta al Corriere: “Mi sistemai in hotel e, per una settimana, aspettai la chiamata del produttore, che sapevo sposato con figli: ero sereno, mi guardavo intorno felice, ammirato, pieno di energie positive… E finalmente arriva il giorno fatidico dell’incontro nel suo studio: lui mi propina un bel discorso, mi fa credere che avrebbe fatto di me un astro del cinema, ma… c’era una contropartita… e il produttore prese il via con evidenti avances sessuali. Mi ritrassi, lo salutai e chiusi dietro di me, per sempre, quella porta. Quindi me ne tornai, con le pive nel sacco, a casa.”

La carriera di Alessio Boni decollò poi grazie all’incontro fortuito con Giorgio Strehler, che lo scelse nel ruolo del giovane Cleante nell’ “Avaro” di Molière, al fianco di Paolo Villaggio. L’esperienza di quel sogno infranto lo ha indirizzato per la via giusta, ma l’attore non ha rimpianti sul passato. Riguardo gli ultimi scandali a Hollywood, Boni invita a non concedersi mai: “Le molestie? Certo, esistono ma basta saper dire di no. Io non mi sono mai piegato ai compromessi di nessun genere per lavorare con questo o con quel regista, figuriamoci se potevo accettare la proposta erotica di quel signore, ho troppo rispetto di me stesso, è una questione di dignità, che mi ha sempre accompagnato nella mia strada professionale.”