AGCOM su rimodulazioni Vodafone, TIM, Wind e 3: tutte le disposizioni dell’Autorità

Ecco delineati gli interventi dell'AGCOM per fare giustizia circa le rimodulazioni Vodafone, TIM, Wind e 3


INTERAZIONI: 7

L’AGCOM punta a bloccare ogni possibile tentativo da parte degli operatori di svincolarsi all’ormai normativa prevista dalla legge per quanto riguarda le rimodulazioni Vodafone, TIM, Wind e 3 Italia.

Visto che per qualche gestore la situazione potrebbe risultare ancora poco chiara, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha ben pensato di specificarlo ancora meglio: la fatturazione, per aderire al meglio all’applicazione del decreto legge, dovrà essere calcolata su base mensile (in relazione al mese solare), e non ogni 30 giorni (da intendersi come mensilità commerciale). In tal modo, i gestori non potranno rosicchiare nemmeno un euro di più ai propri clienti.

Passata la nuova legge sulla concorrenza, l’AGCOM ha previsto per le rimodulazioni Vodafone, TIM, Wind e 3 Italia nell’ambito della fatturazione ogni 28 giorni il massimo della pena per gli operatori inadempienti, che ammonta a 1.16 milioni ciascuno.

Come riporta ‘mondomobileweb.it‘, qualora i provider, a seguito dell’applicazione del provvedimento di cui sopra, dovessero optare per la modifica di alcuni altri contenuti contraddistinguenti l’offerta, compresi i profili tariffari, per legge gli stessi avrebbero il dovere ad informare i clienti con un preavviso di almeno 30 giorni, e di consentire loro di recedere senza penali ed eventuali costi di disattivazione (in qualche modo sarebbe stato meglio frenare questa eventualità, dal momento che gli operatori potrebbero avvalersene per recuperare i guadagni andati persi con la fatturazione ogni 28 giorni).

Ricordiamo che il ritorno alla fatturazione su base mensili o suoi multipli dovrà concretizzarsi, nell’ambito di tutte le recenti e meno recenti rimodulazioni Vodafone, TIM, Wind e 3 Italia, entro e non oltre il 4 aprile 2018, su disposizione della Legge 172/2017, che ha conosciuto l’entrata in vigore lo scorso 6 dicembre. Il concetto fin qui venutosi a delineare è quello appena descritto, con ogni sua sfaccettatura. Qualora qualcosa non vi fosse chiaro, scriveteci singolarmente utilizzando il box dei commenti sottostante.