Ormai è fatta: Destiny 2 è pronto per essere giocato veramente da ogni giocatore che volesse realmente farlo. Dopo il suo avvento in anteprima sulle console targate Sony e Microsoft, PS4 e Xbox One, il titolo sviluppato dai talentuosi ragazzi di Bungie si è anche palesato nella sua edzione PC dallo scorso 24 ottobre, coprendo quindi di fatto tutte le tipologie di piattaforme (non ce ne vogliano gli handheld e l’ibrida Nintendo Switch, ndr) presenti sul mercato.
Un esordio probabilmente non felicissimo quello di Destiny 2 su console, con tanti problemi riscontrati dall’utenza – uno su tutti, l’errore Cabbage – cui però il team di sviluppo sta progressivamente ponendo rimedio con adeguate patch.
Le critiche più vivaci da parte della fanbase di Destiny 2 proveniente dal capostipite sono però ovviamente verso l’atteggiamento di Bungie, che in questo sequel ha evitato di introdurre interessanti feature che evidentemente invece erano prese abbastanza in considerazione dai giocatori: una di queste evidentemente erano le partite private.
Ovviamente non c’è alcun bisogno di alzare polveroni, dal momento che gli stessi diretti interessati hanno fatto sapere di stare attualmente lavorando per implementare questa feature nel minor tempo possibile, che dovrebbe assestarsi comunque intorno ai primi mesi del 2018: dovrebbero quindi mancare l’inizio della seconda stagione del gioco, così come anche il DLC Curse of Osiris.
Ricordiamo che nel predecessore le partite private arrivarono solo con l’anno tre del gioco, e dopo le pressanti insistenze di una community che, provvisoriamente, si adoperava di suo per dare vita a partite private, sostanzialmente ingannando il sistema di matchmaking, che comunque non permetteva di dar vita a eventi di più ampio respiro, come potevano essere i tornei delle varie community.
Insomma, un quadro generale che va delineandosi sempre più quello di Destiny 2, il tutto appannaggio dei videogiocatori che ovviamente ringraziano.
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