Ciclicamente ritorna tra noi la truffa Poste Italiane, anche stavolta diffusa a mezzo email. Il messaggio assume quasi un tono minaccioso, ed inducendo l’utente a completare la verifica dell’identità entro 48 ore per evitare che il proprio conto postale possa subire limitazioni per 30 giorni.
Ad un certo punto, più o meno al centro del testo, c’è l’invito a cliccare su un link esterno per seguire alcune istruzioni che verranno poi esplicate una volta atterrati sulla pagina di destinazione (inutile dirvi si tratti di una pagina fraudolenta, che richiamerà i colori sociali della società di gestione dei servizi postali nazionali, invogliandovi ad inserire i vostri dati personali negli appositi form, col chiaro intento di farne un utilizzo improprio, ed addirittura, nei casi più gravi e complessi, arrivare a prosciugare il vostro conto postale di tutti i fondi presenti).
La truffa Poste Italiane che intima perentoriamente la verifica dell’identità è tornata di moda proprio in questi giorni, e va a combinarsi con gli altri tentativi di frode che ormai un po’ tutti hanno imparato a conoscere (dopo aver preso visione della questione dai vari organi di informazione, o, purtroppo, a proprie spese, sperando non sia questo il vostro caso).
Se è arrivata anche a voi un’email di questo genere, che richiede un determinato tipo di intervento con invito a cliccare su un link esterno, dovrete cestinarla subito, non girarla a nessuno, e non lasciarvi abbindolare dal corpo del messaggio, a prescindere da cosa dica il testo. Se avete ancora dubbi sulla veridicità della cosa, provate a recarvi presso l’ufficio postale più vicino per richiedere tutte le informazioni del caso. Nel 99 % delle volte si tratta di phishing, di un tentativo di estorsione vero e proprio, di dati o di fondi postali e bancari.
State bene attenti a non caderci: la truffa Poste Italiane non è l’unica in circolazione, ma solo una delle tante che puntualmente circola in rete.