Trapelano alcune indagini di mercato davvero interessanti in queste ore attraverso AGCOM, in primis per quanto riguarda la fusione Wind e 3 Italia. La fonte, infatti, ha pubblicato un report in cui ci ha parlato della diffusione dei singoli operatori, con la prevedibile leadership di un brand che, oltre ad aver unito le forze dal punto di vista della copertura, per forza di cosa ora si ritrova con un pacchetto clienti molto più vasto rispetto alla concorrenza. Almeno sulla carta.
Già, perché le stime che posso condividere con voi oggi 24 ottobre mettono in risalto un trend ben preciso, in virtù del fatto che TIM e Vodafone si sono parecchio avvicinate al marchio nato dopo la recente fusione Wind e 3 Italia. Proviamo a dare un po’ di numeri per farci un’idea più precisa della situazione che si sta venendo a creare nel nostro Paese, in riferimento al mercato mobile. Se da un lato c’è una crescita generale delle SIM attive, complice anche l’arrivo sulla scena degli operatori virtuali, dall’altro c’è un dato particolarmente significativo sul quale concentrarsi.
Come accennato, a comandare la classifica abbiamo il brand Wind Tre, in grado di sopravanzare tutti con il 32,1% delle quote di mercato, mentre alle sue spalle troviamo TIM con il 30,3% e Vodafone con il 30,2%. La residua e limitata fetta della torta è invece spartita dagli operatori virtuali, in attesa di capire il tipo di impatto che Iliard avrà nel nostro Paese. Sulla carta, dunque, una buona buona notizia per chi ha creduto nella fusione Wind e 3 Italia, ma le cose non stanno proprio così.
Il gap è calato parecchio, visto che il margine su TIM e Vodafone è passato improvvisamente dal 2,7% all’1.8%. Sostanzialmente, con la fusione Wind e 3 Italia abbiamo registrato 400mila linee disattivate, mentre TIM ne ha guadagnare ben 240mila. Che ve ne pare di questi numeri?