In Grey’s Anatomy 14×03 Amelia come Izzie, tra un Doctor House e le sue sorelle (recensione)

Tanto dramma ma anche commedia in Grey's Anatomy 14x03: la recensione del terzo episodio

Grey's Anatomy 14x03

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Dopo una première brillante dal colpo di scena finale altamente drammatico, con Grey’s Anatomy 14×03 si è proseguiti sullo stesso registro stilistico che sembra ispirare questa nuova stagione: non manca l’aspetto medical, e nemmeno quello drama, ma c’è un sottile filo di ironia che percorre molte delle storyline in campo, arrivando fino a sfiorare l’humor nero.

Protagonista di Grey’s Anatomy 14×03 è stata indubbiamente Amelia, profondamente turbata dalla scoperta di avere un’enorme massa nel cervello ma anche capace di prendere decisioni sul da farsi. La sua caparbietà nel voler risolvere tutto da sola e nel non ammettere di aver bisogno d’aiuto la spinge a tenere il segreto per una settimana sia con suo marito che con le sue “sorelle” (e chiarirà poi il perché: “Meredith mi ha detto che sono pazza per anni, questo le dà ragione e odio questa cosa più di tutte“), ma allo stesso tempo la sua residua razionalità la porta a chiamare una delle poche persone che potrà aiutarla, il suo mentore e primario di neurochirurgia della John Hopkins, il prof. Tom Koracick (la guest star Gregg Germann).

Questa sorta di Doctor House arrogante e presuntuoso, che non conosce la diplomazia nell’approccio coi pazienti e non ha mezze misure nell’esporre le sue opinioni, spinge Amelia ad operarsi subito, perché quel tumore è un meningioma benigno di primo grado che può essere rimosso chirurgicamente. E lui è uno dei pochi a poterlo fare. Ma a ferire di più Amelia non è solo né tanto la malattia in sé, è piuttosto quel che il tumore significa per la sua vita: “La tua mente non è sana e non lo è da anni” le dice senza fronzoli Koracick, spingendola a rimettere in discussione il suo operato dell’ultimo decennio. Pazienti, diagnosi, operazioni, scelte e valutazioni fatte senza la consapevolezza di essere malata e quindi non nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali. La tesi per cui la spregiudicatezza in sala operatoria di Amelia (esemplare il caso della Herman) sia da giustificare con la presenza del tumore è piuttosto azzardata, ma di fatto spinge la Shepherd a ripercorrere la sua carriera professionale con l’angoscia di potuto nuocere inconsapevolmente ai suoi pazienti. Si rivelerà come sempre provvidenziale l’intervento dell’ex capo Webber, non più primario ma di fatto ancora un faro per tutti i medici del Grey Sloan: il suo tasso di mortalità è anche più basso di quello di suo fratello Derek, quindi Amelia può finalmente smetterla di pensare agli altri e cominciare a pensare a sé, ad esempio confessando ai suoi cari la sua condizione.

https://youtu.be/51VkDSF1-oU

Da diverse stagioni un medico di Grey’s Anatomy non scopriva di essere malato: l’ultima grande storyline in questo senso è stata quella di Izzie Stevens col suo cancro della pelle. Amelia è più fortunata di lei, visto che il suo non è metastatizzato ed è benigno, ma come Izzie non riesce ad aprirsi con la sua famiglia. Lo farà con una persona alla volta e la prima è Maggie: se Izzie si appoggiò a Cristina perché incapace di svelare ad Alex e agli altri la sua malattia, Amelia conta sulla Pierce perché sia lei ad aiutarla a parlarne. Sarà poi la volta di Owen, che scopre la verità chiamato da Amelia in una stanza su cui campeggiano le radiografie del suo enorme tumore accanto al suo nome. Infine Meredith, che allertata da Maggie non fa mancare il suo appoggio alla tanto mal sopportata cognata. Il finale di quest’episodio non può non ricordare quello della quinta stagione in cui Izzie Stevens si ritrova circondata dagli amici specializzandi non appena ricoverata. In questo caso la famiglia di Amelia sono Owen e Meredith, che senza dire niente le si avvicina e si stende con lei accarezzandola con una dolcezza inedita per la Grey. La verità è che non c’è bisogno di parole, Meredith sa già tutto perché ci è già passata con la malattia di Izzie e ancora prima con quella di sua madre: sa già cosa prova Amelia, cosa vuol dire scoprire di essere malati, quanto sarà difficile affrontare la fase chirurgica, quanto coraggio sarà richiesto a lei e alle persone che le sono intorno.

https://youtu.be/x0EfpprbnZE

https://youtu.be/RS6MFYmxRLU

Ma in quest’episodio c’è spazio anche per il registro comedy: Grey’s Anatomy 14×03 mostra come si possa ridere della malattia, con le battute di Amelia sul paradosso di un neurochirurgo malato di tumore al cervello o quelle sul piccolo problema neurochirurgico di Webber, senza contare le bizzarre trovate dello specializzando DeLuca per attirare l’attenzione sul tumore da parte della Pierce che però non vede oltre il suo naso. Molto divertente la nuova incursione di Carina DeLuca (l’italiana Stefania Spampinato), che parla di orgasmo e nascite suscitando lo stupore di Richard per aver letteralmente messo “nella stessa fraseDio, orgasmo e parto.

https://youtu.be/pN0ew3V3mvw

In ospedale c’è anche una certa tensione tra Meredith e Nathan dopo che quest’ultimo stava per proporsi a Megan ma ha ricevuto un sonoro rifiuto, perché la Hunt è convinta del sentimento che lo lega alla Grey. Decisamente lo psicologo di Meredith, ricoverato per un problema cardiaco, si rifà vivo nel momento giusto: è lui, con poche parole ed una consulenza improvvisata tra un esame e l’altro a farle notare ancora una volta come la sua rabbia nei confronti di Nathan sia legata a Derek. Riggs non sta combattendo per Megan come Meredith avrebbe voluto poter fare per il suo McDreamy. A Meredith non è stato concesso di lottare, perché Derek non è mai tornato indietro dal regno dei morti, mentre a Nathan quella chance è data. E allora la questione non è di chi sia innamorato, ma quanto sia fedele a se stesso e a quel sogno che Riggs e la Grey avevano in comune, di poter rincontrare i loro amati e invertire il corso del destino. Meredith è arrabbiata con Nathan non perché abbia tradito lei, ma quell’utopia che li legava e che rendeva speciale il loro rapporto (“Lui mi capiva perché come me aveva perso l’amore della sua vita“). E ora bisogna capire come Riggs deciderà di prendere in mano la sua vita una volta per tutte, possibilmente senza scappare come stava per fare.

https://youtu.be/3YMiStQyEAc

Deliziosa, poi, la parentesi dedicata ad Harper Avery: il mitologico chirurgo che ha dato il suo nome all’ambitissimo premio crepa – letteralmente – in sala riunioni pochi minuti dopo aver rinfacciato alla Bailey e a Catherine di aver mandato in rosso i conti dell’ospedale e dunque della Fondazione che lo finanzia, licenziando in tronco Miranda dal ruolo di primario. Un licenziamento che non sarà mai reso effettivo, perché nessuno a parte le due dottoresse è testimone di quelle intenzioni e di certo nessuno avrebbe a cuore le sue ultime volontà. Nemmeno il nipote Jackson, che deve tenere letteralmente a freno l’entusiasmo per la morte del burbero, spocchioso e arrogante nonno.

https://youtu.be/0xIL0NTJ4MI

Come deliziosa è la ritrovata armonia dei Jolex e lo spirito d’iniziativa della Wilson che finalmente chiede a Karev di tornare a casa.

https://youtu.be/HC1RgOVz8Ew

Un ottimo mix di elementi, condito da buoni dialoghi e tante interazioni tra personaggi differenti per Grey’s Anatomy 14×03, preludio a quello che sarà l’episodio decisivo per Amelia: la Shepherd sarà infatti operata al cervello nel quarto episodio.

https://youtu.be/NML5TYkCifA