As You Were di Liam Gallagher è un album che farà chiedere ancora una volta ai fan storici degli Oasis perché mai quei due lì, talentuosi e litigiosi come pochi, abbiano buttato alle ortiche un’esperienza di tale successo e così unica nel suo genere per poi ridursi a fare, da soli o con altre band, cose che somigliano tanto a quelle meravigliose che avrebbero ancora potuto continuare a realizzare insieme.
Perché il primo album da solista di Liam è un disco in perfetto stile Oasis: tra atmosfere pop-rock, influenze beatlesiane e stonesiane e qualche virata verso il blues, i brani di As You Were si lasciano ascoltare con gusto come quelli dei migliori album della band dei Gallagher (anche se il singolo apripista Wall of Glass resta decisamente la canzone migliore del disco).
Complice probabilmente l’ampia esperienza nell’ambito musicale pop e rock dei produttori Dan Grech-Marguerat e Greg Kurstin, As You Were di Liam Gallagher non sembra discostarsi troppo dalla sua storia musicale, pur risultando – al netto dell’effetto nostalgia che scatenano tracce come For What It’s Worth, che non può non ricordare Stand by Me degli Oasis – fresco ed originale nel sound e nei testi.
Durante la lunga promozione dell’album, tra un’intervista polemica e l’altra in cui ha avuto un insulto per tutti, dal fratello Noel agli U2 per citarei più clamorosi, Liam Gallagher ha anche lanciato un ultimatum sulla sua carriera: se l’album dovesse rivelarsi un flop, il cantautore si ritirerebbe dalle scene.
A smentire questi scenari funesti ci hanno già pensato le prevendite da tutto esaurito in pochi minuti dei concerti del nuovo tour a supporto dell’album nel Regno Unito. E anche il disco ha scalato rapidamente le chart digitali nelle prime ore dall’uscita il 6 ottobre. In condizioni favorevoli, con collaborazioni pertinenti ed efficaci come quelle di As You Were, a 45 anni suonati e con un’invidiabile repertorio alle spalle Liam Gallagher potrebbe imporsi sul mercato come una delle “novità” (visto che questo è il suo primo disco da solista dopo l’esperienza negli Oasis e nei Beady Eye) di fatto una più interessanti dei prossimi anni.