3 teorie sul finale di Twin Peaks che spiegherebbero cos’è successo a Dale Cooper e Laura Palmer

Il finale di Twin Peaks ha lasciato tutti sotto shock e sul web circola qualche teoria interessante che spiegherebbe cos'è successo ai due veri protagonisti della serie, Dale Cooper e Laura Palmer.


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ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler sul finale di Twin Peaks.

Trasmesso domenica su Showtime e, in contemporanea con Sky Atlantic in Italia, il finale di Twin Peaks continua a far parlare il suo pubblico. Il sipario della Loggia Nera è stato calato, ma non per sempre, a giudicare da quegli ultimi, scioccanti minuti dell’episodio 3×18, che lasciano libera interpretazione allo spettatore.

Cos’è successo dopo che Dale Cooper è tornato indietro nel tempo per salvare la vita di Laura, stravolgendo completamente l’equilibrio vita/morte? Entrambi si sono risvegliati in una sorta di realtà alternativa in cui Cooper si chiama Richard, e Laura è sopravvissuta, ma il suo nome ora è Carrie Paige. Sul web sono state raccolte alcune delle teorie più bizzarre riguardanti il finale, che in qualche modo sembrano essere in linea con lo stile di David Lynch e con la caratterizzazione delle sue storie e dei suoi personaggi.

Tra le teorie più razionali spunta una semplice spiegazione: Cooper e Laura sono stati catapultati in un mondo dei sogni, e una volta che i due si sono recati davanti quella che dovrebbe essere casa Palmer, la donna ha urlato, realizzando che in realtà era all’interno di un incubo. Con il suo grido, Laura ha distrutto la parete del sogno, capendo di essere rimasta intrappolata in quel mondo parallelo senza via di uscita – questo spiegherebbe perché entrambi non riescono a capire in che anno si trovino, se è il passato o il futuro (come MIKE aveva chiesto a Dale in precedenza).

Un‘altra teoria spiegherebbe che Cooper, tornando nella Loggia Nera, sia finito per perdersi nel tempo, proprio come era accaduto venticinque anni fa al Maggior Briggs, mentre tentava di aiutare l’FBI con il progetto Blue Rose.

Un utente su Reddit ha dato invece una spiegazione più filosofica e metafisica: e se il revival di Twin Peaks altro non fosse che un modo per dirci che il mondo è andato avanti e che le persone sono cambiati? Mentre cerchiamo le risposte a domande che non avremo mai, l’unica ad essere rimasta ancorata al passato è Laura Palmer, che continua a rivivere il trauma del suo omicidio in un loop spazio-temporale isolato, dove il Male esiste ed è sempre stato a Twin Peaks.

Cercare di dare una spiegazione a quanto è accaduto a Dale Cooper e Laura Palmer è un’operazione impossibile; con questo suo canto del cigno, David Lynch ha ancora una volta messo in scena l’incertezza della vita e della morte, e le paure generate dall’inconscio nella classica interpretazione freudiana. Ne sono una prova i costanti riferimenti alla morte (Margaret l’ha definita “un cambiamento”) e allo scorrere doloroso del tempo (la foto di Laura Palmer spesso presente).

I fan che aspettavano di avere risposte alle domande che sono rimaste irrisolte nel finale della seconda stagione del 1991, erano consapevoli che David Lynch non avrebbe soddisfatto la loro curiosità. E forse è meglio così, perché, come allora, anche in futuro si continuerà a parlare di questo enigmatico quanto straordinario finale di Twin Peaks.