È morto Alessandro Soresini. Il batterista degli Africa Unite è stato sconfitto dalla lunga malattia che lo avevo colpito, lasciando così un vuoto incolmabile tra i fan e tutti coloro che lo hanno amato.
Il gruppo è intervenuto sui canali social ufficiali per esprimere il proprio cordoglio, dando l’ultimo saluto a uno dei componenti cardine della band votata al ritmo reggae.
“Ciao Ale, abbiamo passato dei bellissimi momenti insieme, condividendo della musica che tu hai saputo arricchire con il tuo ritmo e la tua attitudine. Il tuo drumming rimarrà inconfondibile: siamo onorati di averti avuto nella nostra famiglia. Ci hai insegnato molto, sei una delle persone più belle e forti che abbiamo conosciuto. Ti porteremo sempre nei nostri cuori e nella nostra musica”.
È così che i suoi compagni di viaggio hanno voluto salutare Soresini, morto all’età di 44 anni per un male che non ha potuto vincere. Nato a Lodi il 15 luglio 1973, Alex è diventato batterista degli Africa Unite nel 2010.
Già membro dei Reggae National Tickets e degli Smoke, nella sua carriera ha collaborato con Neffa, Giuliano Palma, i Casino Royale, Nina Zilli e Princess Nubians e tanti altri artisti che hanno avuto il piacere di lavorare con lui in diversi progetti.
Il ricordo del musicista degli Africa Unite è viaggiato veloce sui social, nei quali in tanti hanno voluto ricordarlo con foto o canzoni che ne hanno rappresentato il talento. Alcuni ricordano lo stile elegante, pulito e molto potente, mentre altri hanno voluto salutarlo col ricordo di un un incontro nel quale hanno avuto modo di conoscere una “grande persona”. Il ritmo reggae di Alex Soresini è ora di un’altra dimensione: “Insegna agli angeli il ritmo reggae” è l’augurio più ricorrente di queste ultime ore, nelle quali è circolata la notizia della morte del giovane batterista degli Africa Unite.
Ciao Ale,abbiamo passato dei bellissimi momenti insieme abbiamo condiviso della musica che tu sei sempre riuscito ad…
Pubblicato da Africa Unite su Lunedì 14 agosto 2017