La mamma di Taylor Swift al processo per molestie alla figlia: “Mueller l’ha aggredita sessualmente”

La signora Andrea, mamma di Taylor Swift, è stata ascoltata come testimone al processo per le presunte molestie del dj David Mueller

La mamma di Taylor Swift testimone al processo per molestie alla figlia

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Anche la mamma di Taylor Swift, Andrea, è stata chiamata a deporre in qualità di testimone mercoledì 9 agosto durante il processo a carico del dj e speaker radiofonico David Mueller, accusato di molestie sulla popstar. La vicenda è nota e riguarda un palpeggiamento che sarebbe avvenuto nel backstage di un concerto della Swift il 2 giugno 2013 al Pepsi Center, durante un meet&greet con la cantante. Ne è seguita una denuncia sfociata in un processo, che è attualmente in corso a Los Angeles.

La signora Andrea, volto noto per i fan della cantante e da sempre presente accanto alla figlia durante i concerti, si è emozionata durante la sua testimonianza nel raccontare il momento in cui ha appreso della presunta molestia subita della figlia: “Mamma, un ragazzo ha appena afferrato il mio culo“, le avrebbe raccontato la figlia nello spogliatoio dopo lo show.

La donna ha commentato anche la foto scattata con Mueller e la sua fidanzata durante quell’incontro, che a suo dire – e dalla posizione del dj sembra proprio così – proverebbe la molestia subita dalla figlia: “Sapevo che c’era qualcosa di terribilmente sbagliato in quello scatto. Conosco quegli occhi meglio di chiunque. Ha quel sorriso gelido sul viso, ma c’è qualcosa che accade nei suoi occhi. Appena l’ho guardata e sono stata male“.

La signora Andrea ha definito la figlia “veramente scossa, umiliata, orribilmente imbarazzata” in quella situazione, perché Mueller “ha afferrato il suo sedere nudo“. Durante l’interrogatorio incrociato dell’avvocato di Mueller, Gabe McFarland, la donna si è detta “sconvolta al punto di sentirmi come se volessi vomitare e piangere allo stesso tempo” dopo aver appreso del presunto incidente.

La madre della popstar ha spiegato di aver sempre accompagnato la figlia durante le promozioni in radio da quando aveva 15 anni, preferendo essere sempre presente nonostante si fidasse dello staff della figlia: “Che cosa potrebbe succedere a una giovane donna se non avesse qualcuno ad accompagnarla?” ha detto durante la testimonianza, spiegando di non aver chiamato la polizia all’epoca dei fatti perché “non abbiamo voluto che questo evento definisse la sua vita, non volevo che ogni intervista da quel momento in poi dovesse farle rivivere ciò che è successo. Non volevo che dovesse vivere attraverso i meme infiniti e le GIF che avrebbero messo in scena i media e i troll di internet, volevamo assolutamente mantenere questo fatto privato, ma non volevamo che lui la facesse franca. L’ha aggredita sessualmente“.

Interrogata dall’avvocato di Swift, Doug Baldridge, Andrea ha parlato dell’infanzia della Swift, di come è stata cresciuta dai genitori nella loro azienda agricola in Pennsylvania. Poi si è nuovamente emozionata parlando dei fatti oggetto del processo: “Non poteva credere che, dopo l’incidente, l’avesse ringraziata per essere lì. Ha detto ‘Grazie.’ La stava distruggendo. Mi ha fatto chiedere perché, come genitore, l’avevo incoraggiata ad essere così gentile“. Quell’evento ha cambiato le modalità con cui oggi la Swift incontra e saluta i fan: “La nostra fiducia è assolutamente sprecata. I nostri incontri e saluti sono molto più ridotti. Abbiamo i metal detector. Facciamo controlli a fondo. Ci ha spaventati davvero“.

Mueller ha sempre negato ogni addebito e ha accusato un suo collega di quella molestia: il dj ha citato in giudizio la Swift nel 2015, sostenendo di aver perso il suo lavoro in radio dopo le accuse rivoltegli dallo staff della cantante e chiedendole 3 milioni di dollari di risarcimento danni.