La guerra digitale di Call of Duty WW2 è indubbiamente cominciata ben prima dell’avvento del titolo sugli scaffali: i ragazzi di Sledgehammer Games non si sono fermati un attimo dall’avvio dei lavori, smaniosi di portare il proprio pargolo all’appuntamento con i fan della serie nel miglior abito possibile, e gli sforzi sembrano in procinto di dar vita a frutti piuttosto gustosi.
Se da un lato troviamo infatti una storia che si prospetta essere pirotecnica, dall’altro la cura per il comparto multigiocatore non può che essere definita certosina, con intriganti novità che permetteranno agli utenti di calarsi appieno nelle atmosfere sanguinolente del secondo conflitto mondiale. La sfida di Call of Duty WW2 all’avversario di stanza nel quartier generale di Electronic Arts, vale a dire Battlefield 1, è stata lanciata, e i calibri pronti a essere sparati sono belli grossi: ultimo a essere inserito negli obici digitali di Sledgehammer Games è il ritorno dell’editor di emblemi, per ora ancora avvolto da un velo di mistero ma che sembra pronto a garantire ai giocatori la possibilità di sfoggiare in tutto il proprio splendore le creazioni partorite dalle proprie menti. Non sarà possibile averne un assaggio in anteprima, stando alle parole del cofondatore di Sledgehammer Games Michael Condrey, che ha fatto sapere l’assenza dell’editor di emblemi nella beta, con il lancio che avverrà quindi solo ed esclusivamente al completamento dello sviluppo del titolo.
Pronto a essere reso disponibile in Call of Duty WW2 è poi l’SMG PPSh-41 di matrice Sovietica , che prenderà in questo nuovo capitolo della serie il posto del maggiormente inflazionato (e più economico) PPD-40, sebbene le ultime revisioni abbiano ridimensionato l’impatto finale dell’arma nel corso degli scontri a fuoco.
Ricordiamo che l’appuntamento con Call of Duty WW2 è fissato per il prossimo 3 novembre nelle edizioni PS4 e Xbox One, sebbene siano previste due sessioni di beta rispettivamente il 25 agosto (solo PS4) e il 1 settembre (questa volta su entrambe le piattaforme).