Sant’Anna ed il mondo nemico delle donne

La maternità rappresenta la naturale realizzazione dell'identità femminile. Eppure tale maternità viene considerata con disprezzo come un ostacolo alla piena realizzazione personale e sociale. La prima gravidanza viene sempre più rinviata nel tempo con gravi rischi per la salute della donna. Si moltiplicano pratiche spericolate di fecondazione assistita per rendere madri donne che hanno l'età di nonne. Si pratica la compravendita di uteri ed ovuli per un'illusoria genitorialità

Sant'Anna e la maternità negata

INTERAZIONI: 130

Sant’Anna è la nonna di Gesù. La donna nasce per diventare madre eppure il mondo contemporaneo  fa di tutto per impedire alle donne di diventare madri. Sant’Anna, madre della Vergine, è invocata dai cristiani come patrona delle donne in gravidanza. A Sant’Anna si chiede la grazia di un parto sereno, di un figlio sano, del latte per poterlo allevare.

Sant’Anna divenne madre in tarda età quando con il marito Gioacchino ormai si era rassegnata alla sterilità. Una condizione d’infamia per la cultura ebraica dell’epoca. L’intervento divino rese Sant’Anna e San Gioacchino genitori di Maria, madre di Gesù. La Vergine, crescendo in casa con Sant’Anna, imparò anche tanti lavori domestici. Per questa ragione Sant’Anna è anche venerata come patrona di lavandaie e ricamatrici. Una delle rappresentazioni più belle di questa intimità domestica è una tela di Leonardo da Vinci custodita al Louvre di Parigi (leggi di più)

Anna è uno dei nomi più diffusi in Italia e nel mondo a dimostrazione del legame ancestrale tra il divino e la perpetuazione della vita. E dimostra anche la terribile condizione contemporanea dove una donna che voglia diventare madre viene ostacolata in tutti i modi. La maternità rappresenta la naturale realizzazione dell’identità femminile. Eppure tale maternità viene considerata con disprezzo come un ostacolo alla piena realizzazione personale e sociale. La prima gravidanza viene sempre più rinviata nel tempo con gravi rischi per la salute della donna. Si moltiplicano pratiche spericolate di fecondazione assistita per rendere madri donne che hanno l’età di nonne. Si pratica la compravendita di uteri ed ovuli per un’illusoria genitorialità.

Ma ben poco si far per aiutare le donne e le coppie a metter al mondo dei figli. Scarsi gli sgravi fiscali per le famiglie con prole, pochissimi gli asili-nido ed i servizi analoghi, tutele nulle o quasi per le donne lavoratrici autonome o impegnate nel privato in caso di maternità. Affidarsi a Sant’Anna è utile ma bisogna invertire la rotta, specialmente in Italia. Senza mamme e figli il nostro paese è condannato all’estinzione. Che Sant’Anna ci benedica.