I due volti Bryan Cranston a Giffoni 2017, papà premuroso e ironico mattatore: l’incontro coi fan di Breaking Bad

Bryan Cranston a Giffoni 2017 ha incontrato i suoi fan, rispondendo alle loro domande su Breaking Bad, Malcolm e non solo: il resoconto dell'incontro

bryan cranston a giffoni 2017

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È il papà per eccellenza: prima in Malcolm in the Middle, poi in Breaking Bad, Bryan Cranston a Giffoni 2017 ha scherzato sul fatto che “Per colpa della mia età interpreterò sempre dei padri“. Il Meet the Stars con l’attore nell’ambito del festival cinematografico di Giffoni ha però spaziato su più di un argomento: sono tantissime le domande che i fan hanno rivolto a Cranston, che ha risposto a tutte con l’ironia pungente che lo caratterizza da sempre.

In Breaking Bad pensavo che Walter fosse un buon padre… Ma alcune persone potrebbero non essere d’accordo” ha ad esempio scherzato in risposta alla prima domanda, che gli chiedeva se come padre si sentisse più vicino ad Hal di Malcolm o a Walter White. La verità è che Bryan Cranston è semplicemente un papà e un marito orgoglioso della sua famiglia, come non ha mancato di far notare in risposta a chi gli ha chiesto quale parte della sua vita lo faccia sentire più vivo: “La mia bellissima moglie, che è qui, mi porta tanta gioia” ha detto dell’attrice Robin Dearden, con cui è sposato dal 1989 e da cui ha avuto la figlia Taylor, “Bisogna fare in modo che la vita da attore non porti più gioia di quella che può offrire la vita di tutti i giorni“.

Tra i più recenti impegni cinematografici di Bryan Cranston c’è stato Power Rangers, dove ha interpretato Zordon. L’attore non è nuovo in questo mondo: “Ho iniziato la mia carriera doppiando i Power Rangers in inglese” ha raccontato, “Quindi quando mi hanno offerto il ruolo nel film è stato un onore avere la possibilità di tornare e completare il viaggio“.

Breaking Bad è una serie tv che parla di chimica. Ecco perché una ragazza, studentessa di chimica (“Complimenti per la scelta della facoltà” ha scherzato Bryan, “Sarà molto redditizia“), ha chiesto all’attore se avesse imparato qualcosa in materia di chimica dall’esperienza: “Nel fare questo show ho improvvisamente realizzato che la vita stessa è la chimica: senza la chimica non possiamo sopravvivere“.

Essere stato Walter White per cinque anni non significa che Bryan Cranston si sia immedesimato per cinque anni nel professore di chimica di Albuquerque, tutt’altro: “Ho adorato interpretarlo, ma non ho mai voluto portarlo a casa” ha spiegato Bryan, svelando che “Avevo una routine: quando finivo la giornata di riprese prendevo due asciugamani caldi e ne mettevo uno in testa come un turbante e uno in faccia, così da tirare fuori le tossine sia della giornata che del personaggio“.

Un altro divertente aneddoto raccontato da Bryan Cranston a Giffoni 2017 riguarda invece Malcolm, e in particolare una scena in cui ha dovuto recitare ricoperto di api. “Avevo circa 70.000 api sul corpo e mi hanno punto due volte: una sulla spalla, una…” ha detto l’attore, indicando con la mano verso il basso: “L’apicoltore ha tolto subito il pungiglione sulla spalla, ma quando la seconda volta ho detto che era lì sotto mi ha risposto di fare da solo“.

Di Walter White, durante questo Meet the Stars, non si è mai parlato abbastanza. A Bryan è stato chiesto se lo rivedremo in Better Call Saul, amatissimo prequel di Breaking Bad, e la risposta ha fatto ridere a crepapelle tutti i presenti: “Posso dirvi una news mai vista prima su Heisenberg in Better Call Saul” ha esordito, prima di fingere che il microfono non funzionasse e di non poter quindi dare la tanto agognata risposta. Su quale personaggio avrebbe voluto interpretare in Breaking Bad se non fosse stato Walter, invece, Cranston non ha dubbi: “Skyler“, ha scherzato.

Cranston ha confermato di aver ricevuto da Anthony Hopkins una lettera di complimenti al termine di Breaking Bad, che per l’attore ha rappresentato un grande onore. “Mi sento una delle persone più fortunate del mondo: ho una bella famiglia e per lavoro racconto storie. A tutte le persone piace farsi raccontare storie, probabilmente uno dei vostri primi ricordi è portare un libro ai vostri genitori per farvelo leggere. Questo non cambia, a 2 e a 102 anni: tutti adoriamo le storie, e se sei fortunato riesci anche a raccontarne“. Di consigli per aspiranti attori Bryan non ne ha, o meglio non da riassumere nei pochi secondi di una risposta, ma una cosa è certa: per recitare “La cosa più importante è avere una passione ardente per questa arte“. La cosa più estrema fatta da Bryan Cranston per prepararsi a un ruolo? Perdere 8-9 chili in pochissimo tempo.

Inutile negarlo: anche Bryan Cranston ha pianto alla fine di Breaking Bad. La sua scena preferita, in particolare, è l’addio tra Walter e Jesse: “Sapevamo che non ci saremmo più rivisti, e in quel momento stavo salutando anche Aaron Paul. Quindi è stato molto emozionante”.

Notoriamente io non so nulla di gossip, quindi non conosco questa controversia” ha detto riguardo la polemica scoppiata tra il Festival del Cinema di Cannes e Netflix, aggiungendo però che secondo lui vale la pena aprirsi di più nei confronti delle nuove piattaforme di streaming online, perché creano nuove opportunità per chi vuole raccontare nuove storie. Con una riserva: “Spero che il cinema non sparisca mai: c’è qualcosa di speciale nel sedersi in una stanza con degli sconosciuti a guardare la stessa cosa“.

Gli ultimi minuti di Bryan Cranston sul palco della sala Sordi hanno visto ancora qualche domanda su Walter White – “Walter sarà sempre parte di me e io parte di lui” e sì, Bryan ha confermato che la famosa scena della pizza sul tetto è riuscita al primo colpo – e sulle sue esperienze da regista. “Ho diretto un lungometraggio intitolato ‘Last Chance’, l’ho scritto per mia moglie come regalo di compleanno e lei ne è la protagonista” ha detto, aggiungendo poi che spera di dirigere un film per il cinema il prossimo anno.

Infine, spazio al momento epico: un fan ha chiesto a Bryan di ricreare il “mic drop” di un Q&A coi fan americani – potete vederne il video di seguito. In quell’occasione, un ragazzo di Albuquerque aveva chiesto all’attore cosa gli fosse piaciuto di più della sua città natale, domanda a cui Cranston aveva risposto con “Ogni tanto andavo a far visita a tua madre“. La versione italiana è decisamente più divertente, con uno spagnoleggiante “Su madre e belissima” e la conferma che, di autoironia e di lezioni da imparare sul non prendersi troppo sul serio, in Bryan Cranston non ce ne sarà mai abbastanza.