Ecco il nuovo codice della strada per uso cellulare alla guida: niente bufala Whatsapp, sanzioni shock

Stavolta niente catene non veritiere. Tolleranza zero per chi viene sorpreso ad utilizzare lo smartphone durante la guida

Nuovo codice della strada

INTERAZIONI: 13

Per mesi si è rincora su Whatsapp la bufala che ci parlava del presunto “nuovo codice della strada“, relativo soprattutto a coloro che sarebbero stati beccati utilizzando il cellulare alla guida. Come vi abbiamo riportato spesso e volentieri durante la stagione primaverile, la catena faceva disinformazione non tanto nei contenuti, quanto nella tempistica, in quanto venivano annunciate di volta in volta delle date non veritiere a proposito dell’entrata in vigore di una norma effettivamente necessarie.

La notizia bomba di oggi 20 luglio, infatti, consiste nell’approvazione di una proposta di legge che in qualche modo va a rivoluzionare il nuovo codice della strada per questa particolare sanzione. In precedenza l’uso del cellulare alla guida al primo colpo avrebbe comportato una sanzione pecuniaria ed al massimo un richiamo, che solo in caso di ulteriore infrazione nel giro di due anni avrebbe portato alla sospensione della patente. Da oggi le cose cambiano radicalmente.

Nelle ultime ore, è stato proposto ed approvato dal presidente della Commissione Trasporti della Camera, Michele Meta, il disegno di legge sulle modifiche al tanto chiacchierato articolo 173 del codice della strada, che come vi accennavo va a regolare e sanzionare in modo diverso il reato di distrazione alla guida a causa dell’utilizzo di dispositivi elettronici. Da questo momento, infatti, scatta ufficialmente la sospensione della patente per tre mesi per coloro che vengono colti sul fatto.

In caso di recidiva, si arriva anche a sei mesi. Le forze politiche pare siano state concordi sul nuovo codice della strada che va a gestire in modo diverso le sanzioni per chi utilizza lo smartphone alla guida, considerando soprattutto il crescente e preoccupante aumento di casi di incidente dovuti appunto a questa motivazione. La speranza è che le prime sospensioni possano in qualche modo sensibilizzare tutti sull’argomento, visto che non è più tempo di bufale Whatsapp.