Game of Thrones 7×01 è tutto un vendicarsi e pulire schifezze: diario di un Lettore Disperato, giorno 11

Il Lettore Disperato e le sue inopportune lamentele sono tornati a commentare l'episodio 7x01 di Game of Thrones, andato in onda il 16 luglio

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È stato un anno difficile per chi si professa Lettore Disperato. Difficile perché, nonostante la première di Game of Thrones sia slittata di quasi due mesi, il Lettore Disperato non è riuscito a ristabilire la sua posizione di potere di fronte alla serie tv. Del nuovo libro de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco si sa sempre meno, e sempre minore è la conoscenza del Lettore Disperato, un tempo senza pari.

E niente, al Lettore Disperato non resta altro che apprestarsi alla visione di questi sette nuovi episodi con la mente a tabula rasa, ma con uno ziliardo di lamentele inopportune, paragoni sconvenienti e prese in giro da sfoderare da qui a fine agosto. Ve lo dovete beccare così com’è.

Ecco che partiamo male, cari showrunner. Walder Frey tiene un banchetto, quel Walder Frey che era morto con molta gioia da parte di chi stava dall’altro capo della tv circa un annetto fa. Quel Walder Frey ha riunito tutta la sacra famiglia per un banchetto del tutto inaspettato.

La situazione diventa particolarmente surreale quando comincia a sembrare un plagio delle Follie dell’Imperatore.

Propongo un bel brindisi

Non bere questa roba

Ma improvvisamente Frey si leva la maschera, ed è lei: Arya Stark, che in neanche quattro minuti dall’inizio dell’episodio è diventato il mio personaggio preferito perché mi ha fatto sbancare al Fanta-Game of Thrones perché è riuscita finalmente a vendicare gli Stark uccidendo ogni singolo schifoso Frey rimasto su questo pianeta. “Di’ loro che il Nord non dimentica. Di’ loro che l’Inverno è arrivato per Casa Frey”. Questa sì che è una goduria.

Il solito siparietto con gli Estranei lobotomizzati che vanno in giro in branco, stavolta pure con Wun Wun dalla loro parte – quando si dice un cattivo presagio -, è come sempre offerto da Bran Stark, che non perde mai l’occasione di farsi gli affaracci degli altri. Intanto è Meera che fa il lavoro sporco, lo porta dai Guardiani della Notte e viene pure presa a pesci in faccia da Edd l’Addolorato facendosi dare prima della bruta e poi della bugiarda. Il primo mainagioia della stagione è suo, tutto meritato.

Jon Snow sta tenendo l’assemblea di condominio a Grande Inverno e tempo trenta secondi c’è già il primo assist per la prima risposta badass di Lyanna Mormont della stagione, e Lord Glover incassa. Sansa allora prova a fare la splendida con Jon, che però non ci casca: non bisogna punire gli Umber, perché nel libro non avrebbero mai supportato Ramsay, non avrebbero mai tradito gli Stark. Jon paladino dei Lettori Disperati since 2017.

Lyanna intanto disapprova il non essere più l’unica bimba cool della brigata.

Comunque si vede lontano un chilometro che a Sansa dà fastidio non essere la Regina del Nord. E ha ragione: ha parato le regali chiappe a tutti quanti chiamando Ditocorto durante la battaglia dei Bastardi, senza contare che con Bran ritenuto morto è lei la legittima erede, e invece quelli acclamano Jon. È così che nascono i migliori cattivi, soprattutto quando il loro fratello-cugino-re li tratta come dei perfetti beoti fan di Cersei.

A proposito della nostra cara Regina dei Sette Regni, Prima del Suo Nome e quant’altro, il Lettore Disperato la odia. Anzi no, odia quell’ameba di suo fratello Jaime: santiddio ribellati! Altro che “Sei arrabbiato con me?” “No”. Niente, neanche il rogo del tempio di Baelor e la morte di mezzo cast di Game of Thrones gli ha fatto aprire gli occhi, è irrecuperabile. Perché, si chiede il Lettore Disperato con una lacrimuccia, non potete darci nemmeno questa gioia? Su Jaime il Lettore Disperato avrebbe già dovuto mettere una pietra la scorsa stagione, ma questa è una ferita su cui si continua a gettare sale.

Ve lo ricordate Euron Greyjoy? Quell’Euron Greyjoy che nel libro è un gran figo, e che nella serie è un cavernicolo? Quello che era rimasto senza navi perché gliele avevano rubate i nipotastri? Ecco, quell’Euron Greyjoy è approdato ad Approdo del Re (pun intended) su invito della cara regina, con una sfilza di navi che ha rimediato alla bell’e meglio. Ha cambiato taglio di capelli, si è vestito come Han Solo medievale ed è arrivato a spaccare deretani a corte.

Euron fa un complimento a Cersei, poi senza neanche essersi frequentati le chiede di sposarlo, e qui parte una serie di dissing nei confronti del povero Jaime che non vedevo dai tempi di MTV Spit.

Eccomi qui, con mille navi al seguito e con due buone mani“.

Ma Cersei non ci sta, perché lui ha ucciso suo fratello. “Dovresti provare” rincara la dose lui.

Vedi, Jaime? Se stavi lontano da tua sorella tutto questo non succedeva. Poi non dire che il Lettore Disperato non ti aveva avvertito.

La libreria di Vecchia Città era solo una grande fregatura: Sam in realtà è stato reclutato come schiavo e per il 90% del suo tempo ha a che fare con schifida roba liquida marrone di varia genesi che ovviamente deve pulire. Poverino, è lì che guarda sognante quei libri, e intanto canticchia Work it Make it Ew Do it Makes us Harder Che schifo Better Faster Mainagioia Stronger.

La parte divertente è quando finisce a fare un’autopsia e prova a chiedere di nuovo un upgrade di carriera, ma oltre a venire blastato e a beccarsi una ramanzina di dieci ore deve pure ripulire lo schifo che ha lasciato Lumacorno il Gran Maestro. Il secondo mainagioia e il premio della critica del Lettore Disperato sono tutti suoi.

Ma Sam è uno scaltro, e mentre il maestro dorme gli ruba le chiavi del sancta sanctorum che furbamente teneva sul comodino.

A Grande Inverno “gli allievi della scuola di danza hanno sostenuto gli esami di fine trimestre” (cit.): il Lettore Disperato vuole un attimino soffermarsi sull’inutilità di Brienne e Pod, che in mancanza della compianta Lady Stoneheart sono lì a mangiare a ufo e a giocare con le spade di legno. Brienne poteva evitarsi anche gli sguardi libidinosi di Tormund, se solo Lady Stoneheart avesse avuto un posto in questa serie tv.

Va a finire che anche Brienne diventa una Lettrice Disperata.

Ed eccolo lì, il Viscido. Che sebbene Sansa gli abbia quasi sputato in faccia nel finale della sesta stagione sta ancora lì a pendere dalle sue labbra. A questo giro prova la tecnica dello psicanalista, ma neanche questa funziona per il raggiungimento del suo scopo supremo.

Vuole qualcosa

So benissimo cosa vuole

C’è un motivo se il Lettore Disperato continua a guardare Game of Thrones, oltre al puro gusto di lamentarsi. Game of Thrones è quel mondo fantastico dove Ed Sheeran è un soldato e offre del coniglio impalato e arrostito ad Arya Stark, che ovviamente non riconosce la sua voce. E poi si fanno tutti quattro grasse risate perché lei vuole andare a uccidere Cersei. Poi dite che la magia non esiste.

Ecco, questa è la parte che il Lettore Disperato non può sopportare: la Compagnia dell’Anello dei Povery Fratellanza Senza Vessilli avanza nella neve in luogo e tempo imprecisati, facendo a gara a chi sfodera gli insulti più arguti. Il Mastino vince a mani basse, fosse anche solo per la triste constatazione di essere finito in un covo di adoratori del fuoco, proprio lui. Ma poi si fa traviare, prende di nascosto qualche pillolina e comincia ad avere anche lui le allucinazioni nelle fiamme: brutte bestie le sette, eh. Lady Stoneheart, ci manchi tanto.

L’inopportuna parte relativa alla Fratellanza Senza Vessilli si sta protraendo per troppo tempo, cari showrunner. Oltre i cinque minuti in scena scatta la lamentela del Lettore Disperato, è una garanzia: e per favore, tagliate quel codino a quel pelato che non si può vedere.

Mentre in lontananza svetta l’Occhio di Sauron,

Sam è troppo preso dal suo Harmony per smettere di leggerlo. Gilly intanto è lì col figlio, che tra un po’ prende la patente – mi spiegate come scorre il tempo in questa serie tv? Per l’età che ha ora quel bambino, Cersei dovrebbe avere i capelli di Rapunzel e Daenerys dovrebbe aver finito il suo viaggio verso Westeros da abbastanza tempo da essere diventata nonna. E vabbè.

Ma non perdiamoci in chiacchiere: Sam ha fatto una scoperta importantissima, ovvero che Roccia del Drago è pieno – non dirmelo – di Rocce Vetro del Drago. Allora lo scrive su whatsapp al suo BFF Jon, e poi si affretta per la ronda delle ciotole sporche e puzzolenti che tutti sentivamo il bisogno di rivedere.

Ed eccolo, chiaro e inaspettato: il crossover con The Walking Dead.

L’essere immondo che un tempo rispondeva al nome di Jorah Mormont non ha perso le vecchie abitudini: il suo primo pensiero è chiedere della Khaleesi, e di che fine abbia fatto.

Miss Targaryen è lì, splendida nella sua barca a remi coi sette nani mentre sguinzaglia i draghi verso casa sua: Roccia del Drago. Daenerys arriva tutta impettita, cammina, si inginocchia, tocca la sua terra: finalmente è tornata dalle vacanze. Ora si torna alla vita reale: il lavoro, la macchina, gli sbattimenti, altro che le spiagge e le abbronzature di Meereen.

Le tocca pure rassettare la casa, che dopo tutto questo tempo è uno schifo e le tende sono lerce.

Ma Dany vede il trono, e tutti i sentimenti negativi si volatilizzano in un attimo: è con un “Siamo a casa, Ciube” “Cominciamo?” che si chiude questa prima parte di Game of Thrones 7, riferendosi ovviamente al tavolo da Risiko che i tizi a cui ha subaffittato l’appartamento negli ultimi anni hanno lasciato lì. Potrebbe tornare utile, chissà.