Problemi risolti per Samsung Galaxy S7 con il nuovo aggiornamento di giugno? Come provarlo in Italia

Analizziamo alcune semplici istruzioni per testare un firmware che sembra risolvere più problemi del previsto

Samsung Galaxy S7

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Stiamo vivendo in modo del tutto inaspettato un weekend pieno di novità per coloro che hanno deciso di acquistare un Samsung Galaxy S7. Come vi abbiamo prontamente riportato nella giornata di ieri, infatti, il produttore asiatico ha messo a disposizione del pubblico europeo un secondo aggiornamento relativo alla patch di giugno, contrariamente a quanto avvenuto negli ultimi mesi con i suoi rilasci avvenuti con intervalli tutto sommato regolari.

Nonostante il firmware G930FXXU1DQFL ufficialmente non abbia messo piede in Italia a bordo di alcuna versione del Samsung Galaxy S7 commercializzata nel nostro Paese, non sono certo mancati i feedback da parte di chi ha avuto modo di portare a termine il download del pacchetto software. Complici gli ottimi feedback ottenuti dall’aggiornamento in questione, che posso confermarvi anche oggi 9 luglio (grazie anche alle impressioni trapelate all’interno del nostro gruppo Facebook dedicato al top di gamma 2016), voglio darvi un ulteriore contributo informativo per migliorare la vostra esperienza di utilizzo con lo smartphone.

A cosa mi riferisco? Ad una semplice guida attraverso la quale potrete facilmente installare l’upgrade in questione. Testare il firmware olandese potrebbe rivelarsi un’ottima idea per porre un freno ai problemi di surriscaldamento, ma anche per provare a fare qualche piccolo passo in avanti in termini di durata della batteria. Insomma, non fatevi condizionare dalle apparenze, alla luce di un peso pari a soli 46 MB, e se siete interessati a provare l’aggiornamento per il Samsung Galaxy S7 seguite meticolosamente queste istruzioni:

Insomma, come avrete avuto modo di intuire, l’installazione del nuovo aggiornamento in diffusione sui Samsung Galaxy S7 olandesi è più semplice di quanto si potesse immaginare. E voi avete già testato il firmware in questione? Commentate pure l’articolo odierno con i vostri primi feedback per capire se valga effettivamente la pena procedere.