Atti osceni in pubblico. Condanno ma con molta invidia penis

Atti osceni consumati davanti ai telefonini con la folla che incita aumentarne l'intensità erotica. Un parossismo sessuale che va severamente punito. Una bella multa ma confesso che anche io, nei miei anni giovanili, avrei volentieri pagato una contravvenzione per togliermi uno sfizio così. Le effusioni pubbliche fanno parte dei diritti civili, ma est modus in rebus.


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Sesso in luogo pubblico. Sono atti osceni, ma ne sono un poco invidioso. Le recenti esibizioni sessuali in piazza San Domenico di Napoli ed ai Fori Imperiali di Roma hanno infiammato la già rovente estate italiana. L’atto osceno di San Domenico a Napoli è diventato uno dei video più richiesti della Rete.

L’esplosiva miscela di alcool, droga, gioventù ed ardore fisico scatena gli atti osceni in luogo pubblico che benché de-penalizzati restano comunque un oltraggio al pudore, alla dignità dei luoghi pubblici ed un pericolo per la sicurezza personale e collettiva. Oggi i protagonisti di San Domenico ridono della loro bravata, ma la vicenda di Tiziana Cantone è troppo vicina per non farci riflettere sui pericoli insiti nella pubblica manifestazione del sano ardore sessuale.

Atti osceni consumati davanti ai telefonini con la folla che incita aumentarne l’intensità erotica. Un parossismo sessuale che va severamente punito. Una bella multa ma confesso che anche io, nei miei anni giovanili, avrei volentieri pagato una contravvenzione per togliermi uno sfizio così. Le effusioni pubbliche fanno parte dei diritti civili, ma est modus in rebus. La comunità LGTB rivendica giustamente il diritto all’effusione coram populo senza dover temere ritorsioni. Anche gli etero hanno diritto a tali esternazioni ma non bisogna esagerare. Comprendo la magia dei luoghi. Un cunnilingus al cospetto dell’obelisco di San Domenico Maggiore o un amplesso all’ombra dei Fori Imperiali hanno il loro perché. Anche a me piacerebbe godere di un orgasmo al chiaro di luna tra i templi di Paestum. Ma tali istinti vanno tenuti a freno e le forze dell’ordine debbono vigilare, intervenire e punire. Sono solo gli autori degli atti osceni ma anche chi ne divulga le prodezze lubriche.

Allo stesso modo, però, sarebbe opportuno allestire delle aree appartate e vigilate dove coloro che non dispongono di talamo domestico possano liberamente concedersi ai piaceri erotici senza turbare alcuno. Magari tali alcove pubbliche potrebbero esser installate nei pressi di monumenti e siti d’arte per accontentare non solo il piacere del corpo ma anche quello della mente perché si sa il sesso, specialmente alla mia età, è un fatto preminentemente mentale.