Tiziano Ferro su Rolling Stone tra tour, sensi di colpa e l’incontro con Tedder dei OneRepublic

"Io racconto la mia vita in maniera abbastanza trasparente, e quando dico “abbastanza” intendo del tutto": Tiziano Ferro su Rolling Stone!

Tiziano Ferro su Rolling Stone

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Tiziano Ferro su Rolling Stone si racconta a ridosso della tournée 2017 negli Stadi della penisola, ai blocchi di partenza l’11 giugno con un concerto a Lignano Sabbiadoro (Stadio Teghil, ore 21.00). Il cantautore di Latina presenterà l’album Il mestiere della vita ai fan che lo seguono e lo supportano da anni e sul nuovo numero di Rolling Stone si mette a nudo.

“Io racconto la mia vita in maniera abbastanza trasparente, e quando dico “abbastanza” intendo del tutto”, dichiara a proposito delle sue canzoni.

“Per cui c’è questa sorta di giuramento implicito: l’unica cosa che vi devo è continuare a dirvi la verità. E poi, voi, fatene quello che volete”, continua. L’aspetto più bello del tour? La gente!

“La cosa più bella e più importante dell’andare in tour è creare questo momento di intimità con le persone, perché per me l’intimità non è lo stare da soli in una stanza, è l’avere la disponibilità all’ascolto”.

E anche in uno stadio, con decine di migliaia di persone presente, si può conservare l’intimità. “Quindi, anche in uno stadio si può essere intimi”.

Tiziano Ferro ha poi raccontato i lavori in studio di registrazione e la lavorazione dei dischi: “Io in un disco, quando sento di aver detto tutto quello che volevo dire, proprio come lo volevo dire allora sì, il disco è finito”. Poi però entra nel periodo “sensi di colpa” e ripensa alle strofe che avrebbe potuto modificare da punto di vista testuale o musicale.

Il cantante di Latina ha raccontato anche il suo rapporto con i social network, sui quali è presente, ma in misura estremamente limitata.

“Sono pochissimo sui social network. Ci sono perché non sono pazzo, ma ho delle piattaforme che non gestisco io ufficialmente, le persone lo sanno, quando scrivo io un messaggio è perché ho qualcosa da dare o da mostrare, ma succede sei volte l’anno. Non vivo della smania di pensare che per essere sincero mi devi veder girare il sugo questa sera e domani farmi il bagno con la schiuma fino al mento. La sincerità è guardare il mio pubblico e dire, anche nel 2017, io non uso i social network, mi dispiace, però quello che ascoltate nei dischi e nelle canzoni mi prosciuga e per me è abbastanza. A oggi non ho mai visto la schermata di Twitter. Mentre Facebook l’ho provato, da privato, e non mi ha divertito, ne ho previsto la pericolosità per la mia salute mentale e sono felice di aver mantenuto questa linea. Lo spazio bianco in cui devi scrivere come ti senti adesso ti obbliga moralmente ad avere un’opinione su qualcosa anche se non ce l’hai. Invece, nella vita di tutti i giorni se una persona ti interroga su un argomento e tu non ne sai, non ne sai. Io sono molto spaventato dai social. Li trovo l’antitesi di quello che ho scelto di fare nella vita”.

Qualche tempo fa, ha incontrato Ryan Tedder, voce dei OneRepublic, nei confronti del quale ha destato stupore: “Ah canti? Voglio sentire quello che fai adesso […] Sì, adesso, ce li hai dei video su YouTube?. Tiziano si è “giocato” un Sere Nere a San Siro subito!

L’intervista completa è disponibile sul numero di Rolling Stone in edicola oggi in doppia copertina “reverse” con il ballerino Sven Otten.

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Pubblicato da Rolling Stone Italia su Venerdì 9 giugno 2017