Quello lasciato da Carrie Fisher nel cuore dei fan di Star Wars è un vuoto che non si è ancora rimarginato e che difficilmente lo farà: la tragica e prematura scomparsa della Principessa Leila lo scorso dicembre, stroncata da un malore all’età di sessant’anni, è destinata a far male ancora per un po’.
Ciò è ancora più vero se si pensa alle dichiarazioni che Kathleen Kennedy, presidente di Lucasfilm, ha rilasciato a Vanity Fair in occasione del servizio speciale realizzato per i quarant’anni della saga: a quanto pare, infatti, Leila – o per meglio dire il Generale Organa – avrebbe dovuto ricoprire un ruolo di spicco in Episodio IX.
“Appena abbiamo finito (le riprese de Gli Ultimi Jedi), mi ha afferrato e mi ha detto, ‘Sarà meglio che io sia in prima fila in Episodio IX!’, perché Harrison (Ford) era al centro di Episodio VII, e Mark (Hamill) di Episodio VIII” ha svelato la Kennedy, aggiungendo che Carrie “Pensava che Episodio IX sarebbe stato il suo film. E sarebbe stato così“.
Carrie Fisher è morta lo scorso 27 dicembre, poco dopo aver completato le riprese di Star Wars: Episodio VIII – Gli Ultimi Jedi, in uscita nel mese di dicembre, che rappresenta la sua ultima fatica cinematografica. Come appare ovvio, Leila non morirà alla fine del film, quindi gli sceneggiatori dovranno trovare la maniera di gestire la sua uscita di scena in Episodio IX – anche perché, come ribadito più volte da Disney e Lucasfilm, la produzione non ha alcuna intenzione di ricreare le performance dell’attrice tramite CGI.
Insomma, il pensiero che, in una galassia lontana lontana dove Carrie Fisher è ancora viva, Episodio IX avrebbe potuto avere proprio Leila come eroina, rende ancora più triste il fatto che in un modo o nell’altro non rivedremo la nostra principessa nell’ultimo film della nuova trilogia di Star Wars.