Fiorella Mannoia a FalconeeBorsellino canta all’ombra dell’albero di Falcone, in via Notarbartolo. Il palco è stato allestito di fronte all’abitazione del magistrato assassinato a Capaci, strage nella quale morirono sua moglie Francesca Morvillo e gli uomini della sua scorta. Per l’omaggio al coraggio e all’abnegazione dei due giudici, l’artista romana ha scelto di interpretare un brano di Franco Battiato, Povera Patria.
L’intervento dell’artista di Che sia benedetta è stato forte: da un lato per la scelta del brano, dall’altro perché è emersa con forza la commozione provata da Fiorella Mannoia durante l’interpretazione di Povera Patria. D’altro canto non poteva essere altrimenti, vista la drammatica ricorrenza e la location scelta, sotto l’albero di Falcone e di fronte all’abitazione che fu di Giovanni Falcone.
Numerosi gli interventi nel corso della diretta condotta da Fabio Fazio in via D’Amelio. A 25 anni dalla scomparsa di Paolo Borsellino, è sua figlia Fiammetta – la minore dei tre – a prendere finalmente la parola. Non molto da aggiungere a quanto dichiarato proprio nel punto in cui perse la vita suo padre e gli uomini della sua scorta, se non l’estremo coraggio e la dignità con la quale Fiammetta Borsellino ha ricordato suo padre ma anche Giovanni Falcone e tutti coloro che hanno dato la vita per la lotta alla mafia.
Tra gli ospiti musicali è comparsa anche Carmen Consoli, siciliana di Catania, che armata della sua chitarra ha portato ‘A Finestra, interpretata proprio dalla finestra del palazzo sito in via D’Amelio. Atteso anche Giuliano Sangiorgi, che ha postato un video delle prove di fronte al già folto pubblico accorso in via D’Amelio per assistere alla serata. Seguono il testo di Povera Patria di Franco Battiato e il video del contributo di Fiorella Mannoia.
Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
Di gente infame, che non sa cos’è il pudore,
Si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
E tutto gli appartiene.Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore…
Ma non vi danno un po’ di dispiacere
Quei corpi in terra senza più calore?Non cambierà, non cambierà
No cambierà, forse cambierà.Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.Me ne vergogno un poco, e mi fa male
Vedere un uomo come un animale.Non cambierà, non cambierà
Sì che cambierà, vedrai che cambierà.Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
Che possa contemplare il cielo e i fiori,
Che non si parli più di dittature
Se avremo ancora un po’ da vivere…
La primavera intanto tarda ad arrivare.
L’intervento di Fiorella Mannoia a FalconeeBorsellino è visibile al minuto 01:26:19 di questo video.