1993 travolta da una serie di suicidi e un nuovo partito: anticipazioni 30 maggio

Il decadimento del Paese e della vita dei protagonisti di 1993 e Silvio Berlusconi in politica


INTERAZIONI: 7

1993 l’anno del giudizio, l’anno in cui tutto è crollato e il caos regnava sovrano e noi continuiamo a rimanere incollati davanti al piccolo schermo per rileggere insieme ai protagonisti della serie quei momenti storici di rilevante importanza.

La scrittura continua ad essere scaltra e ben scorrevole, le situazioni non sembrano mai slegate tra loro rappresentando la decadenza del momento storico nella vita dei protagonisti di 1993 e tutto reso ancora più importante dalla regia di Giuseppe Gagliardi, ancora dietro la macchina da presa per la serie di e con Stefano Accorsi.

Quest’ultimo veste ancora i panni di Leonardo Notte e questa volta da San Vittore dove è finito in manette convinto di poter uscire presto grazie ai suoi amici e alla sua posizione. Per adesso, Leonardo rimane in carcere e solo nel prossimo doppio episodio di 1993, in onda il 30 maggio, lo rivedremo nuovamente libero e felice di riprendere il suo percorso accanto a Silvio Berlusconi adesso un uomo politico pronto a portare al successo il suo nuovo partito.

Dall’altra parte abbiamo Pastore ancora intrappolato nella sua malattia ma, soprattutto, nell’inchiesta sulla Sanità che lo stesso Di Pietro gli ha affidato. Il PM è ancora impegnato con la sua d’inchiesta, quella di mani pulite che lo ha portato a seguire uno strano movimento di denaro in merito ad Eni.

Sullo sfondo rimane la giovane Bibi Mainaghi. È lei che ha preso le redini della famiglia ma non sa più come allontanarsi dai loschi affari della sua famiglia. Pastore la aiuterà? Al momento la sua unica preoccupazione e proprio in questa nuova puntata ha deciso di risolvere la cosa portandolo in una clinica. Bibi è sola, cosa deciderà di fare adesso?