Gli sviluppatori di Hearthstone parlano dei deck, rotazione standard a tutela degli utenti

Attirare nuovi utenti senza perdere i vecchi? Blizzard ha la soluzione!

Hearthstone

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La presenza all’interno di Hearthstone di contenuti sempre freschi, in dinamico divenire, è stata indubbiamente una delle frecce nella faretra di Blizzard che ha concesso al titolo di imporsi sul mercato dei trading card games con tanta prepotenza: la cadenza più o meno fissa con cui gli aggiornamenti apportano novità sostanziali al gioco permette infatti a tutti di godere di un’esperienza ludica che si rinnova di volta in volta, spingendo gli utenti a ingegnarsi sempre in nuovi modi per aver ragione degli scontri.

Una struttura ragionata, quella delle modifiche da apportare all’interno di Hearthstone, sebbene sia indubbio che alcune feature potrebbero (in passato, nel presente ma anche nel futuro, ndr) far storcere il naso agli aficionados: come riportato da Segmentnext.com, una di queste è sicuramente la rotazione delle carte che, dopo un tempo prestabilito, subiscono un refresh con conseguente sostituzione grazie all’arrivo di nuovi deck, con la sola eccezione di set base e set classico.

Quello che per molti diviene un vero e proprio problema, magari anche a causa del tempo investito per perfezionare il proprio deck e padroneggiarlo al meglio, secondo il game designer Max McCall è invece da vedere come l’avvento di nuove possibilità: Hearthstone è infatti un gioco dalle mille sfaccettature, e la presenza di un numero spropositato di carte potrebbe spaesare e scoraggiare i neofiti che approcciano per la prima volta al titolo Blizzard. Limitare quindi il numero di contenuti si è da sempre dimostrata strategia ottimale, e il feedback positivo, in tal senso, arriva dai numeri sciorinati dal publisher nei giorni scorsi, che parlavano di oltre 70 milioni di utenti che hanno giocato, nella loro vita, almeno una partita in Hearthstone.

Numeri di certo non da poco, e che indubbiamente beneficiano dell’attenzione riposta dagli sviluppatori nel curare i “rapporti” tanto con i nuovi arrivati quanto con gli utenti storici: se da un lato abbiamo la rotazione delle carte standard, che periodicamente elimina i vecchi deck per far spazio ai nuovi, dall’altra ne abbiamo una più “selvaggia”, la Wild per l’appunto, che consente all’utenza di comporre deck attingendo da tutte le carte rilasciate nell’intero ciclo vitale di Hearthstone, per una sfida che assume quindi sfaccettature decisamente complesse ma altrettanto affascinanti.

E voi su cosa puntate? Deck standard o wild?