Unbroken, stasera in prima tv il film bellico diretto da Angelina Jolie

Alle 21.15 su Rete 4 c'è la pellicola della diva hollywoodiana. Che sceglie per la sua seconda regia la storia vera di Louis Zamperini, sopravvissuto durante la Seconda guerra mondiale a incredibili sofferenze. Un inno piuttosto masochistico alla forza di volontà.

Unbroken, stasera in prima tv il film diretto da Angelina Jolie

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Stasera Rete 4 trasmette in prima tv Unbroken (2014), diretto dalla diva Angelina Jolie, secondo dei quattro film da lei firmati come regista, l’ultimo dei quali, First They Killed My Father, è annunciato in uscita entro il 2017 su Netflix.

Unico successo della Jolie regista con 163 milioni di dollari d’incasso, Unbroken racconta l’incredibile storia vera, tratta dal libro di Laura Hillenbrand, di Louis Zamperini (Jack O’Connell), figlio di immigrati italiani che dopo un’infanzia turbolenta emerge grazie al talento da mezzofondista, e partecipa giovanissimo alle Olimpiadi di Berlino nel 1936. Lui sogna i Giochi di Tokio del 1940, che non verranno disputati per lo scoppio della guerra. Louis è aviatore al Secondo conflitto, ma il suo aereo fa naufragio e lui, con due commilitoni, sopravvive in mare per 47 giorni. A salvarlo, purtroppo, sono i nemici giapponesi: così Louis passa direttamente dalla condizione di naufrago a quella di prigioniero di guerra.

Unbroken è la vicenda rocambolesca d’un uomo e della sua strenua forza di volontà, imbevuta d’una fede via via più corposa, che gli consente di superare le prove estreme cui il destino l’ha costretto. Il Louis bambino ribelle ascolta il prete all’omelia che gli dice di “accettare l’oscurità e attraversarla”, di “amare il nemico”; e poi il fratello maggiore, che gli insegna ad aver fiducia in se stesso e nei suoi talenti nascosti. Questi ammaestramenti il Louis adulto li mette in pratica, non perdendo mai umanità e senso della dignità – gli viene proposto di fare propaganda antiamericana alla radio giapponese in cambio di un miglior regime carcerario, ma si rifiuta. Diventa il bersaglio del comandante del campo giapponese, un sadico squilibrato (Takamasa Ishihara, francamente caricaturale), ma nemmeno allora smarrisce fibra morale e gusto della vita – durante la deriva in mare recita la ricetta degli gnocchi fatti a mano della mamma.

Sorprendentemente, Unbroken porta la firma dei fratelli Joel e Ethan Coen tra gli sceneggiatori, ma si faticherebbe a individuare nel soggetto qualcosa della loro ironia paradossale. Siamo invece alle prese con un film bellico vecchio stampo, attento alla grandiosità della messa in scena (fotografia nitida ed epicizzante del veterano Roger Deakins) e all’esemplarità di valori – fibra morale, senso della comunità, religiosità – pedantemente propagandati.

C’è del masochismo in questa vicenda che al protagonista infligge sofferenze senza soluzione di continuità, in un film che manca d’una vera progressione drammaturgica e procede reiterando la medesima cellula narrativa – dalla sofferenza alla salvezza attraverso la fede – in contesti diversi, vita familiare, naufragio, prigionia. Il sottotesto spiritualeggiante raggiunge la massima evidenza nel momento in cui, subita l’ennesima tortura dell’aguzzino giapponese, Louis assume una postura, portando in spalla una pesante asse, che ricorda quella d’un Cristo in croce. Il che può far ben intuire la grossolanità piuttosto fanatica e celebrativa del racconto. Che, però, almeno, non esagera con sangue e violenza. Chissà cosa sarebbe stato capace di combinare con una storia simile Mel Gibson, cui sotto certi aspetti questo Unbroken fa pensare.

Unbroken (2014), diretto da Angelina Jolie, con Jack O’Connell, Domnhall Gleeson, stasera in prima tv su Rete 4, ore 21.15.