Nessuno scandalo: Strootman con un tuffo, Maradona con una manata. L’inganno è parte del gioco. Il rigore che si è procurato con astuzia nel derby capitolino ha scaraventato Strootman sul patibolo mediatico. S’invocano a gran voce punizioni esemplari per il simulatore.
Strootman è presentato come un criminale incallito, un delinquente che non merita pietà alcuna per l’attentato alla lealtà sportiva. Mostrando le immagini televisive all’universo mondo si chiede che Strootman sia messo in condizione di non più nuocere fino al termine del campionato. Quelle stesse immagini televisive che da alcune prospettive ingannevoli facevano ritenere sacrosanto il rigore concesso alla Roma dall’arbitro Orsato.
Strootman in un momento di difficoltà per la sua squadra ci ha provato. Ed è riuscito ad ingannare l’arbitro. La stessa impresa che riuscì a Maradona contro l’Inghilterra durante il Mondiale Mexico 86. Il più grande calciatore di tutti i tempi segnò con la mano di Dio la rete a mio giudizio più bella della storia del calcio. Una truffa sublime che contribui a determinare l’esito del match e della stessa competizione iridata a favore dell’Argentina.
La truffa di Maradona è simile a quella di Strootman: con l’aggravante che insieme alla lealtà sportiva il Pibe de Oro violò anche le regole del gioco toccando la palla con la mano. Bravi loro a provarci riuscendo ad ingannare tutti: arbitro, spettatori e persino alcune telecamere tv: pessimi gli arbitri che non sono riusciti a beccarci punendoli sul campo che di tali episodi deve esser l’unico giudice supremo.
Considero Maradona il mio mito sportivo universale, anche per quell’astuzia sublime, per quel geniale colpo da lestofante. Assolvo dunque Strootman dalla simulazione, che peraltro non ha impedito alla Lazio di vincere il derby. Ma chiedo che siano messi in frigorifero, almeno fino alla fine del torneo, Orsato ed i suoi collaboratori incapaci di vedere una situazione di gioco così nitida e chiara.
Non credo che l’arbitro ed i suoi assistenti siano in malafede, ma l’errore compiuto è gravissimo: come sbagliare un rigore a porta vuota. La qualità degli arbitri italiani è mediocre. E l’introduzione della tecnologia li renderà ancora meno credibili ed efficaci.