Grey’s Anatomy 13×20, Meredith Grey è una rock star e Nathan Riggs è giusto per lei (recensione)

In Grey's Anatomy 13x20 finalmente Meredith Grey scopre le carte con Nathan Riggs: un episodio sull'importanza di rischiare

Grey's Anatomy 13x20, recensione

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Grey’s Anatomy si è preso una settimana di pausa su ABC e ha lasciato il pubblico in attesa degli sviluppi di quanto visto nell’episodio 13×20, In the Air Tonight, attesissimo per la trama Merthan-centrica tutta concentrata su Meredith e Nathan. E c’è da dire che l’attesa è stata ripagata.

Dopo essersi incontrati sullo stesso volo di linea perché diretti casualmente allo stesso convegno, i due scenderanno dall’aereo dopo aver affrontato un’emergenza chirurgica e aver finalmente avuto un confronto personale piuttosto profondo.

Sono diversi i momenti di quest’episodio destinati a rappresentare una piccola svolta per questa stagione che ha stentato a decollare: il primo è certamente l’incontro in bagno tra Meredith e Nathan, in cui l’insistenza di lui si rivela lungimirante perché stavolta è la Grey a non riuscire a lasciarlo andare. Il secondo è il dialogo che i due hanno nella cambusa dell’aereo subito dopo la prima turbolenza, quando Meredith si abbandona ai ricordi dell’ incidente aereo vissuto al termine dell’ottava stagione e spiega Nathan di non essere pronta per una nuova storia perché si sente ancora “sposata” con Derek. Il terzo è l’intera sequenza con cui la Grey opera un paziente armata soltanto di un taglierino, di una siringa e di una cannuccia, certamente destinata a restare tra gli interventi più assurdi mai visti in Grey’s Anatomy. Infine il dialogo tra Meredith e Nathan una volta scesi dall’aereo, un primo passo verso la costruzione di rapporto alla luce del sole.

L’intera questione del caso medico da affrontare in volo è abbastanza surreale ma perfettamente in linea con tutto quanto visto in 13 stagione di Grey’s Anatomy: il fatto che Meredith decida di ridurre l’emorragia di un paziente trapanandogli il cranio ed estraendo il sangue con una siringa, poi sostituita da una cannuccia, in un’operazione delicatissima al millimetro a bordo di un aereo che affronta i cieli in tempesta è più da incoscienti che da eroi, ma si sa, in Grey’s Anatomy l’audacia viene quasi sempre premiata. La scelta di Meredith ricorda molto da vicino quella di Izzie Stevens, che trapanò il cranio di un uomo per ridurre la pressione sanguigna sul suo cervello sotto la guida telefonica di Mark Sloan e Richard Webber nella terza stagione, autodefinendosi poi una rockstar. Stavolta a lasciare tutti a bocca aperta è Meredith. Certamente la Grey è la rockstar assoluta di Grey’s Anatomy, il chirurgo generale dall’istinto infallibile e dalle mani perfette, talenti in parte ereditati dalla madre, grazie ai quali riesce sempre a trovare una scappatoia che le consenta di mantenere in vita il suo paziente.

https://youtu.be/OqVYBpKjTYc

Ma è sul fronte delle sue debolezze personali che si registrano i veri colpi di scena di quest’episodio: Meredith scopre finalmente le carte con Nathan. Non solo fa sesso con lui in aereo, ma si racconta, risponde alle sue domande senza chiudersi in monosillabi e dà finalmente un nome alle sue paure.

A frenarla nei confronti di Riggs non è solo il suo senso del dovere e la paura di ferire Maggie, ma quella di poterla perdere come ha già perso Lexie, con la quale era riuscita ad instaurare un rapporto solo dopo molte difficoltà e dopo tanto tempo perso. Il suo ricordo torna a galla con estrema dolcezza (“La mia sorellina, la amavo“) quando le turbolenze spingono la Grey a ricordare l’inferno del suo incidente aereo. Così, senza dirlo e senza volerlo, Meredith ammette di non riuscire a sopportare la paura di perdere ancora una persona che ama.

Se inizialmente la volontà di Meredith di affrontare la sua attrazione per Riggs con una negazione totale dei suoi sentimenti, pur di evitare di parlare chiaro con sua sorella Maggie nonostante abbiano entrambe più di 40 anni, poteva sembrare un atteggiamento immaturo, adesso tutto trova il suo senso: il cerchio quadra perfettamente intorno ai sentimenti di Meredith, che non vuole perdere quanto ha faticosamente costruito. Meredith ha sempre avuto un problema ad instaurare rapporti sinceri con le persone della sua famiglia: in realtà non ha mai avuto idea di cosa fosse una famiglia finché non ha incontrato Derek, lui che le famiglie le amava numerose e perfino invadenti, al contrario di lei. Meredith ci ha messo molti mesi per accettare Lexie e per fidarsi di lei, volerle bene come una sorella, salvo poi perderla nell’incidente aereo in seguito al quale sarebbe morto anche Mark.

Lo stesso è avvenuto con Maggie: il suo arrivo a Seattle in un momento particolarmente difficile dal punto di vista personale per Meredith era sembrata l’ennesima forzatura in una trama che ormai aveva esaurito quasi tutti i colpi di scena possibili. L’accoglienza che il pubblico ha riservato questo personaggio non è mai stata entusiastica, così come non lo è stata la reazione del personaggio di Meredith nel momento in cui ha capito che i segreti della sua famiglia non erano finiti, che sua madre le aveva tenuto nascosta una gravidanza e una sorella, e che al povero Richard è stata negata la possibilità di avere una famiglia.

Oggi però Meredith ha imparato dal passato ed è riuscita a lavorare su se stessa, sulla sua difficoltà ad aprirsi con gli altri, a mostrarsi vulnerabile e a fare affidamento su di loro. Lo ha dimostrato riuscendo a costruire un legame con Maggie che ora vuole proteggere da tutto e tutti, proprio come forse non ha fatto con Lexie. Ma questa è in realtà è solo una minima parte delle paure della Grey.

Quel suo sono sposata dichiarato in modo perentorio di fronte a Riggs è un pugno diretto nello stomaco di tutti i telespettatori che hanno frequentato i corridoi dell’ospedale di Seattle in questi ultimi 12 anni. Una risposta tanto istintiva, secca e senza filtri, da non lasciare spazio ad alcun dubbio e al tempo stesso talmente rievocativa da permettere al telespettatore di fare un viaggio a ritroso nel tempo nell’arco di pochi istanti, più e meglio di quanto realizzato con i numerosi flashback di quest’episodio (usati comunque sapientemente). Così come lo è il racconto dell’incidente aereo a Nathan, un confetto dal sapore amarcord che tiene insieme i pezzi di una storia indimenticabile (“Sai che ci chiamano i cinque Seattle Grey? Eravamo sei di noi in volo e siamo tornati solo in cinque. E ora solo in tre siamo ancora vivi“).

https://youtu.be/AwZFF3dnMi8

 

Quello che viene fuori in modo evidente da Grey’s Anatomy 13×20 è il sentimento più generale di terrore che la vita possa portarle via ancora qualcuno: se da un lato non vuole lasciar andare il suo passato, dall’altro non vuole rischiare di perdere quello che le resta.

Se Nathan pensa che il problema sia il ricordo di Derek, Meredith fa un passo ulteriore e si scopre definitivamente (“Potevi essere tu quello ferito sull’aereo“), mostrando come in realtà sia paralizzata dalla paura di soffrire ancora per la perdita di qualcuno, ma alla fine si lascia convincere a darsi una seconda possibilità per essere felice, perché come ha spiegato Nathan alla sua vicina di posto in aereo “quando la paura sarà passata avrai voglia di rischiare ancora“. Il monologo finale ed esortativo della Grey riguarda proprio la capacità di rimettersi in gioco, di accettare il pericolo come parte inevitabile di qualsiasi scelta si compia nella vita, di correre il rischio se si pensa ne valga la pena.

E se c’è ancora qualcuno convinto che Grey’s Anatomy debba continuare per anni ed anni con Meredith a crogiolarsi nella sua solitudine, quest’episodio è la risposta perfetta a tutte le paranoie degli amanti dei bei tempi andati. Per tutto quello che Nathan e Meredith hanno in comune, per il dolore di aver perso la persona amata, per il modo in cui lui riesce ad individuare le sue paure e a comprenderle, per il fatto di essere un passo avanti rispetto al superamento del lutto e dunque in grado di aiutarla nel suo cammino di consapevolezza, oltre che per il grande valore e la dedizione con cui si dedica al proprio lavoro proprio come fa lei, Nathan è la persona giusta per Meredith e lo ha dimostrato in questo episodio. Non è un principe azzurro, non è un eroe delle favole, non è un volto da manifesti pubblicitari né un neurochirurgo da missioni alla Casa Bianca, ma è un combattente, un uomo concreto, un sopravvissuto al dolore proprio come la Grey, e in più è dotato di intuito, sensibilità e forza, che impiega costantemente nel mostrare a Meredith le possibilità che sono di fronte a lei e che lei sembra non riuscire a vedere.

https://youtu.be/RHl8Ig5wZzw