Napoli-Juve. Non serve belgioco. Impresa per evitare fallimento

E' la tragica bellezza del calcio. Il Napoli contro la Juventus non gioca una semplice semifinale di Coppa Italia ma bensì un pezzo importante della sua stagione e del suo futuro. E' un bivio cruciale tra esaltazione e fallimento, tra trionfo e polvere, tra apoteosi e fischi. E' una partita dentro/fuori contro una rivale che il Napoli non batte dal Settembre 2015. Nel frattempo la dolorosa sconfitta scudetto firmata Zaza, il ko in campionato ed il velenoso tonfo in Coppa. L'impresa è alla portata del Napoli, ma ci vuole la partita perfetta che gli azzurri ancora non sono riusciti a giocare. Quale notte migliore per cominciare?

Napoli-Juventus tutto in una notte

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Il bel gioco non serve a nulla. Napoli, adesso bisogna vincere. Gli applausi non conquistano scudetti e finali di coppe. Anzi rischiano di diventare un fardello beffardo al momento di stilare il bilancio completo della stagione. La seconda sfida in quattro contro la Juventus rappresenta per il Napoli di mister Sarri l’insidioso discrimine tra un fallimento ed una stagione positiva. Nonostante infatti che il Napoli produca il gioco più spettacolare della serie A, la formazione azzurra rischia di peggiorare il secondo posto in classifica della passata stagione e di non accedere alla finale di Coppa Italia. A cosa servono predominio territoriale, possesso di palla, occasioni prodotte, tanti rete segnate se la classifica langue?

Nel match di ritorno contro i bianconeri, dopo il 3 a 1 con polemiche dell’andata, al Napoli serve l’impresona per conquistare la finalissima di Roma ed alimentare la fiducia nel processo di crescita economica, organizzativa, tecnica ed agonistica del club. I complimenti sono meritati, ma senza vittorie e trofei rischiano di esser presto dimenticati anche dai tifosi più incalliti e dal presidente più fiducioso. Il secondo posto in Campionato e la conquista della Coppa Italia consentirebbero invece; a De Laurentiis d’incassare risorse economiche importanti per trattenere i migliori elementi e rinforzare ulteriormente l’organico; a Sarri di proseguire con serenità il proprio straordinario lavoro tecnico; ai tifosi di festeggiare traguardi importanti e di sognarne altri di più importanti ancora; ai calciatori di guardare al Napoli come un club di primo rango nel quale restare o desiderare di arrivare.

E’ la tragica bellezza del calcio. Il Napoli contro la Juventus non  gioca una semplice semifinale di Coppa Italia ma bensì un pezzo importante della sua stagione e del suo futuro. E’ un bivio cruciale tra esaltazione e fallimento, tra trionfo e polvere, tra apoteosi e fischi. E’ una partita dentro/fuori contro una rivale che il Napoli non batte dal Settembre 2015. Nel frattempo la dolorosa sconfitta scudetto firmata Zaza, il ko in campionato ed il velenoso tonfo in Coppa. L’impresa è alla portata del Napoli, ma ci vuole la partita perfetta che gli azzurri ancora non sono riusciti a giocare. Quale notte migliore per cominciare?