Sandra Oh è tornata su ABC dopo Grey’s Anatomy come Abby Tanaka in American Crime 3 (video)

Nuovo ruolo per Sandra Oh, tornata su ABC dopo Grey's Anatomy in American Crime 3: la nuova stagione della serie antologica è stata accolta con entusiasmo dalla critica

Sandra Oh dopo Grey's Anatomy in American Crime 3

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Il ritorno di Sandra Oh in Grey’s Anatomy è auspicato all’unanimità da tutti i seguaci del medical drama, ma come confermato dalla stessa attrice non è al momento tra i suoi piani. Di sicuro, però, è tornata sulla ABC con una nuova serie tv. Si tratta di American Crime 3, la serie antologica creato da John Ridley e acclamata dalla critica per le prime due stagioni, al debutto domenica 12 marzo col primo episodio.

Ambientata ad Alamance County, nel North Carolina, dove decine di migliaia di migranti di lingua spagnola lavorano nei campi alle coltivazioni di frutta e verdura, il terzo capitolo risulta più attuale che mai, visto che approfondisce le tematiche dello sfruttamento del lavoro, dell’immigrazione, del traffico sessuale, dell’economia capitalista che genera disuguaglianze e povertà. Quasi un manifesto politico nell’era della presidenza di Donald Trump.

American Crime 3 è la storia di Luis Salazar (Benito Martinez), immigrato clandestino in cerca di suo figlio scomparso che trova lavoro come bracciante agricolo in una fattoria di pomodoro di proprietà di Jeanette Hesby (Felicity Huffman), in cui lavorano anche Coy Henson (Connor Jessup) e Isaac Castillo (Richard Cabral). Nella stessa zona, l’assistente sociale Kimara Walters (Regina King) cerca di aiutare Shae (Ana Mulvoy-Ten), una prostituta di 17 anni, a lasciare la strada. Mentre Nicholas Coates (Timothy Hutton) e sua moglie Clair (Lili Taylor) assumono un’haitiana di nome Gabrielle (Mickaëlle X. Bizet) come bambinaia.  Personaggio ricorrente nella serie, Sandra Oh interpreta Abby Tanaka, una donna che gestisce un centro di assistenza gravato della mancanza di spazio e di risorse per accogliere tutti quanti ne avrebbero bisogno. Le loro storie contribuiscono a delineare un ritratto drammatico dei conflitti sociali che con la globalizzazione e la crisi economica sono letteralmente esplosi e non sembrano più ricucibili.

American Crime 3 ha debuttato il 12 marzo su ABC, riscuotendo un enorme successo di critica: “un esempio della migliore tv contemporanea” l’ha definito Variety, per la capacità di mettere insieme più storie in modo parallelo e testimoniare con la forza delle immagini e dei dialoghi la crudeltà del sistema economico moderno. “Guardare American Crime è come avere una mappa sensoriale del cervello di Ridley e il monitoraggio costante delle sinapsi che volano da un argomento all’altro” si legge su The Hollywood Reporter, che pur definendo la serie “dogmatica” ne elogia la stratificazione della trama. “Ogni storia in questa stagione in continua evoluzione è un’avvincente sorpresa” scrive Entertainment Weekly. Strutturalmente, la serie utilizza il filo conduttore del caso di un crimine da risolvere per introdurre una serie di linee narrative ad esso in qualche modo collegate, ma finisce per sostenere che “il crimine più grande è lo sfruttamento e il trattamento dei lavoratori poveri sul gradino più basso della scala economica” (New York Times). La serie arriverà in Italia nei prossimi mesi in esclusiva su TIMvision.