Prima patch di Ghost Recon Wildlands analizzata nel dettaglio, cosa cambia rispetto all’open Beta

I ragazzi di Ubisoft non abbandonano la loro nuova creatura, con una patch decisamente ricca di contenuti che ottimizza il gioco già dal giorno del lancio

Ghost Recon Wildlands

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L’open Beta di Tom Clancy’s Ghost Recon Wildlands è approdata sugli store abbastanza recentemente, a non troppa distanza rispetto alla release ufficiale del gioco, ed ha concesso indubbiamente a tutti coloro che l’avessero voluto di saggiare con mano le velleità del titolo: non a caso i numeri fatti registrare per quanto concerne i download del client della versione test hanno incoronato il gioco come titolo “più provato” della storia di Ubisoft, con 6,8 milioni di file scaricati.

Ovviamente le versioni Beta dei titoli altro non sono che un ulteriore banco di prova a cui gli sviluppatori sottopongono i propri prodotti, una tecnica utile ad approdare sul mercato con giochi quanto più possibile esenti da difetti, e in questo Tom Clancy’s Ghost Recon Wildlands non ha di certo fatto eccezione: soltanto l’altro giorno parlavamo infatti molto genericamente della patch 1.01 e di quella 1.02 pronte ad approdare in rete al lancio del gioco e, in queste ultime ore, sono arrivati i dettagli duri e puri della stessa a specificare in che direzione si sono mossi gli interventi dei developers.

Come riportato dal portale VG247.com, tante e molto particolareggiate le variazioni rispetto alla fase beta: se la versione PC è stata revisionata decisamente a fondo, con tanti miglioramenti che prendono vita sotto il profilo tecnico (più fluida la grafica e migliore la stabilità) e di mero gameplay (ottimizzate le armi, i controlli PC e il sistema anti-cheat), è per tutte le versioni di Tom Clancy’s Ghost Recon Wildlands che si notano i cambiamenti più consistenti.

Si parte infatti con una miglioria per quanto concerne i blocchi riscontrati durante le missioni, con un occhio di riguardo per quanto concerne le meccaniche co-op e tutto il comparto di sincronizzazione online; ottimizzati anche molti elementi interni al titolo con cui i giocatori avranno direttamente a che fare, come i veicoli, le armi e, sotto il profilo organizzativo, spiccano senza ombra di dubbio gli “upgrade” apportati a Lobby, TacMap e la panoramica del Cartello.

I giocatori di Tom Clancy’s Ghost Recon Wildlands potranno poi contare su un minor numero di bug che fastidiosamente portavano all’interruzione delle partite online, con un framerate e delle performance generali che saranno ottimizzate rispetto al passato.

Per la lista completa nel dettaglio di tutti i cambi rispetto all’open beta vi rimandiamo al link segnalato poche righe più sopra, mentre l’appuntamento resta ovviamente nelle lande boliviane del titolo Ubisoft, approdato ieri, 7 marzo, su PS4, Xbox One e PC.