Michael Weatherly ha lasciato NCIS perché stanco di essere “eterno secondo” nella serie

Ecco perché Michael Weatherly ha lasciato NCIS dopo tredici stagioni nei panni dell'agente Tony Di Nozzo

Michael Weatherly in NCIS

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Michael Weatherly ha lasciato NCIS al termine della tredicesima stagione, dopo essere stato uno dei protagonisti del celebre crime sin dal suo esordio in tv sulla CBS.

Sulle motivazioni che lo hanno spinto a questa scelta, accolta dal resto del cast e dal pubblico storico della serie con sorpresa e sgomento, aveva sempre glissato sostenendo di essere semplicemente in cerca di esperienze nuove per il suo percorso professionale.

In una recente intervista a Le Figaro, però, ha approfondito le ragioni del suo addio a NCIS, spiegando che tra queste c’è anche la mancata evoluzione del suo personaggio: Tony DiNozzo avrebbe dovuto fare carriera come e più dei suoi colleghi, invece non ha ricevuto le soddisfazioni meritate. Colpa dunque degli sceneggiatori se Michael Weatherly ha lasciato NCIS?

Sono sempre stato molto felice in NCIS, non ho mai sentito alcuna frustrazione e stanchezza, e poi improvvisamente un giorno, ho detto: “Ecco, non dovrei essere lì!”. Tony era ormai quello tra gli agenti NCIS che avrebbe dovuto logicamente salire di grado, ma non è mai successo. Ed è diventato difficile giustificarlo a me stesso che sono l’interprete. Non lo so, forse questo non ha disturbato i fan della serie, ma dal mio punto di vista ho cominciato a capire che Tony non è stato l’unico a mantenere questa posizione di “eterno secondo” ma l’ho fatto anche io.

Michael Weatherly ha lasciato NCIS perché si sentiva dunque nell’ombra di Mark Harmon, con Tony eterno secondo di Leroy Gibbs? L’attore non scende nei dettagli, ma aggiunge di aver avvertito della sua decisione il collega e produttore esecutivo dello show con largo anticipo.

Gliel’ho detto molto presto. Molto tempo prima. All’epoca, penso che gli abbia causato una certa preoccupazione ma poi… niente, ad essere onesti. Nel 2015, ho accettato di apparire in un episodio di NCIS: Los Angeles perché in fondo ho capito che volevo lasciare, così ho voluto toccare ogni aspetto della serie NCIS. Quando ho annunciato la mia partenza a LL Cool J e tutti gli altri attori della serie derivata, penso che non mi abbiano creduto! (…) Ma dopo tredici anni, che è un periodo lungo nella vita, bisogna andare avanti.

Anche gli showrunner sono stati avvertiti mesi prima della scelta di lasciare la serie, perché potessero confezionare una degna uscita di scena, che infatti è stata molto commovente.

Volevo che gli autori avessero il tempo di scrivere una bella uscita. George Clooney ha fatto lo stesso quando ha lasciato ER e lo trovo molto elegante, esemplare. Si tratta di un segno di rispetto per la serie a cui devo molto.