Attesissimo da tutto il Vecchio Continente, Francesco Gabbani all’Eurovision Song Contest è già uno dei nomi favoriti per la competizione.
Nonostante Occidentali’s Karma non sia ancora stata distribuita a livello internazionale, sono già diversi gli stati europei che hanno iniziato a trasmettere la musica del cantautore carrarese. Passaggi radiofonici sono stati infatti registrati in Croazia, Francia, Germania, Grecia, Slovenia, Malta, Polonia, Romania e Svizzera e in numerosi Stati, anche nel nord Europa, la canzone è entrata nelle classifiche tra i primi trenta brani, piazzandosi 36esima su iTunes Europa tra le canzoni più scaricate.
La performance della serata finale di Sanremo è stata caricata sul canale Youtube ufficiale della competizione e ha registrato in quattro giorni circa 500mila visualizzazioni, con molti commenti da tutto il mondo entusiasti del brano e già convinti della sua vittoria.
Anche la stampa internazionale si è espressa a proposito del vincitore di Sanremo 2017. Le Figaro intitola un suo articolo del 15 febbraio: “Il buon karma italiano di Francesco Gabbani”, riportando qualche nota biografica sull’artista e i suoi canali social, per poi ricordare che l’Italia è dall’esibizione del 1990 di Toto Cutugno che non vince. La testata ritiene che quest’anno Gabbani potrebbe riuscire dove ha fallito l’anno scorso Francesca Michielin, riuscendo a far ballare Kiev.
Più siti e testate inglesi si sono occupati del vincitore di Sanremo, ritenendo però che il fatto che il brano sia in italiano possa penalizzarla. Certo è che tutti parlano della “gorilla dance” e sono in attesa di vedere fino a che punto riuscirà a qualificarsi nella competizione rispetto alle altre nazioni.
Non tutte infatti hanno già annunciato i loro candidati, altra cosa che potrebbe andare a sfavore di Gabbani. Il rovescio della medaglia, però è che arrivando con una fanbase già solida potrebbe godere dello stesso beneficio che ha portato la concorrente tedesca Lena a vincere nel 2010, permettendo all’Italia di ospitare la prossima edizione dell’evento.
Proprio quest’anno che c’è odore di vittoria, l’edizione è però a rischio. I ventuno componenti del comitato organizzativo infatti si sono dimessi a seguito di uno stop subito da un referente del comitato organizzatore che, rallentando i lavori, rischia di inficiare il rispetto delle scadenze. Anche la situazione politica ed economica in cui versa l’Ucraina non è favorevole alla riuscita dell’Eurovision Song Contest, lasciando il Vecchio Continente sulle spine in attesa di ulteriori sviluppi.