Un Marco Masini ispirato nella cover di Sanremo 2017: video e testo di Signor Tenente di Giorgio Faletti

Signor Tenente di Giorgio Faletti a Sanremo 2017 con la cover di Marco Masini: l'omaggio all'artista con un tema drammaticamente attuale.


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Marco Masini partecipa alle cover di Sanremo 2017 con l’indimenticabile Signor Tenente di Giorgio Faletti. L’artista toscano ha scelto di riportare sul palco il brano del 1994, con un testo ancora drammaticamente attuale e di denuncia sulle condizioni operative delle forze dell’ordine.

Non poteva che essere Marco Masini il candidato migliore per la cover a Sanremo 2017 in Signor Tenente. A 23 anni dalla sua presentazione sul palco dell’Ariston, il pezzo continua a essere un manifesto di denuncia che richiama le stragi di Capaci e Via D’Amelio, nonostante fosse stato concepito a due anni di distanza dalla morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nonché degli uomini della loro scorta.

Nel testo, la parola minchia è reiterata in maniera ridondante, ma è l’accento siciliano a essere un chiaro riferimento a Cosa Nostra e allo stato delle organizzazioni mafiose che hanno afflitto il Sud Italia ora e in quegli anni. Nel 2015, è stata affissa una targa alla memoria di Giorgio Faletti al chilometro 41 della statale 10 presso Villafranca D’Asti.

Già all’indomani dell’annuncio che Signor Tenente sarebbe stata la cover di Marco Masini a Sanremo 2017, l’artista si è detto profondamente emozionato dalla scelta e interpretazione del brano che ha arrangiato con piacere. L’interpretazione è quella che aspettavamo alla vigilia: intensa e centrata, soprattutto se contestualizzata nell’ottica del tema trattato. Segue il testo del brano che Giorgio Faletti ha presentato al Festival di Sanremo 1994, classificandosi al 2° posto – dietro Aleandro Baldi che trionfò con Passerà – e ottenendo il Premio della Critica.

TESTO SIGNOR TENENTE DI GIORGIO FALETTI

Forse possiamo cambiarla ma è l’unica che c’è
Questa vita di stracci e sorrisi e di mezze parole
Forse cent’anni o duecento è un attimo che va
Fosse di un attimo appena
Sarebbe con me
Tutti vestiti di vento ad inseguirci nel sole
Tutti aggrappati ad un filo e non sappiamo dove

Minchia signor tenente
Che siamo usciti dalla centrale
Ed in costante contatto radio
Abbiamo preso la provinciale
Ed al chilometro 41
Presso la casa cantoniera
Nascosto bene la nostra auto
C’asse vedesse che non c’era
E abbiam montato l’autovelox
E fatto multe senza pietà
A chi passava sopra i 50
Fossero pure i 50 di età
E preso uno senza patente

Minchia signor tenente
Faceva un caldo che se bruciava
La provinciale sembrava un forno
C’era l’asfalto che tremolava
E che sbiadiva tutto lo sfondo
Ed è così tutti sudati
Che abbiam saputo di quel fattaccio
Di quei ragazzi morti ammazzati
Gettati in aria come uno straccio
Caduti a terra come persone
Che han fatto a pezzi con l’esplosivo
Che se non serve per cose buone
Può diventare così cattivo che dopo
Quasi non resta niente

Minchia signor tenente
E siamo qui con queste divise
Che tante volte ci vanno strette
Specie da quando sono derise
Da un umorismo di barzellette
E siamo stanchi di sopportare
Quel che succede in questo paese
Dove ci tocca farci ammazzare
Per poco più di un milione al mese
E c’è una cosa qui nella gola,
Una che proprio non ci va giù
E farla scendere è una parola,
Se chi ci ammazza prende di più
Di quel che prende la brava gente

Minchia signor tenente
Lo so che parlo col comandante
Ma quanto tempo dovrà passare
Per star seduto su una volante
La voce in radio ci fa tremare,
Che di coraggio ne abbiamo tanto
Ma qui diventa sempre più dura
Quando ci tocca di fare i conti
Con il coraggio della paura,
E questo è quel che succede adesso
Che poi se c’è una chiamata urgente se prende su
E ci si va lo stesso
E scusi tanto se non è niente

Minchia signor tenente
Per cui se pensa che c’ho vent’anni
Credo che proprio non mi dà torto
Se riesce a mettersi nei miei panni
Magari non mi farà rapporto
E glielo dico sinceramente
Minchia signor tenente