In Grey’s Anatomy 13×11 la verità su Alex senza pathos e con troppe domande: recensione e promo 13×12

Svelato il destino di Alex Karev in Grey's Anatomy 13x11, ma senza alcuna spiegazione: se non va in galera è perché DeLuca ha ritirato la denuncia?

Recensione Grey's Anatomy 13x11

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Ci sono voluti quaranta minuti per dare un senso all’episodio di Grey’s Anatomy 13×11. Quaranta minuti abbondanti in cui lo show si è concentrato quasi esclusivamente sul caso medico della puntata (un uomo che accidentalmente investe la moglie incinta mentre sta arrivando in ospedale in taxi) che per quanto drammatico non aveva la forza di tanti altri visti in precedenza.

Il vero interrogativo di quest’episodio era uno solo: che decisione ha preso Alex Karev? Ha davvero patteggiato due anni di carcere ed è andato in prigione? Dopo l’enorme cliffangher del finale di metà stagione e la première invernale di Grey’s Anatomy 13 quasi completamente avulsa dalla trama orizzontale, ci si aspettava un episodio completamente dedicato al punto nodale della storyline principale di questa stagione. E invece anche stavolta per la stragrande maggioranza del tempo l’episodio è sembrato un riempitivo, fino al colpo di scena finale che lascia perplessi più che soddisfatti.

Tutta la questione della decisione di Alex (patteggiare o andare a processo) è stata trattata con un espediente troppo poco credibile: Alex non comunica con nessuno dopo essere andato dal procuratore distrettuale, Meredith non riesce a mettersi in contatto con lui e lo cerca per tutto l’episodio facendo il giro degli istituti di detenzione di quattro contee, quando in realtà Karev era sotto il suo naso. Solo al termine dell’episodio, una distrutta Meredith scopre che Alex ha dormito per tutto il giorno nella sua stanza.

Possibile che nessuno si sia accorto che per oltre 12 ore Alex è stato in casa delle sorelle? E possibile che Meredith non avesse altro riferimento oltre Alex (un numero di telefono di un legale, dell’ufficio della Procura o di quello del magistrato giudicante) per rendersi conto di cosa fosse accaduto alla sua “persona”? Uno stratagemma, questo, che ha certamente peccato di superficialità.

Ma al di là della scelta degli autori di mettere in scena una situazione quasi surreale, quel che è chiaro è che Alex non è andato in galera e il sorriso con cui accoglie e abbraccia Meredith a letto dicendole di essere sempre stato lì in casa è certamente il segno che la sua vicenda giudiziaria si è conclusa per il meglio. In che modo? Lo scopriremo forse nel prossimo episodio, ma è ormai abbastanza chiaro che il povero Andrew DeLuca, dopo aver rischiato la vita per mano di Karev, ha deciso di salvarlo ritirando la denuncia per aggressione nei suoi confronti. Il tutto, ovviamente per amore di Jo, sempre più disperata al punto da diventare un medico negligente. Ritirata la denuncia, anche le accuse che reggevano il caso sono evidentemente crollate.

Sta in questo, probabilmente, la sorpresa di De Luca nell’ascoltare lo sfogo di una disperata Arizona che sente la mancanza di Alex a lavoro: se le accuse a suo carico sono cadute, perché non è ancora tornato a farsi vivo in ospedale? Evidentemente Alex ha scoperto di essere salvo mentre stava per patteggiare, ma chissà perché non ha avuto modo e tempo di gioirne con la sua famiglia. Famiglia dalla quale è tornato senza farsi nemmeno vedere, al punto che nel promo del prossimo episodio Maggie gli chiede se si sia dato alla latitanza.

L’abbraccio finale a letto tra Meredith e Alex ha ovviamente aizzato le speranze i fanatici della presunta destinata coppia (in realtà né Shonda Rhimes né i protagonisti hanno mai avallato quest’ipotesi), ma la verità è che è solo il segno del respiro di sollievo tirato da chi sa di avere ancora accanto la sua famiglia.

https://youtu.be/vXclYOk3o-Q

E per una atipica che si ricompone, c’è un’altra famiglia neonata che rischia di sfasciarsi: Amelia dopo aver incomprensibilmente (se non per ragioni meramente tecniche visto che l’attrice che la interpreta Caterina Scorsone, era in maternità) lasciato Owen senza uno straccio di spiegazione, continua la sua opera di vittimismo ad oltranza che, per quanto motivata da un passato atroce, comincia a diventare un macigno sull’intera storyline. Nella sua frase “le cose che non possono essere sistemate” potrebbe nascondersi qualcosa di più della semplice incapacità di confessare al marito di non volere figli: per caso Amelia è incinta e non sa come affrontare una gravidanza indesiderata o forse non può più averne e non riesce a dirlo ad Owen che freme per diventare finalmente padre? O c’è dell’altro ancora?

Intanto l’ospedale è in fermento per una guerra dichiarata che sembra piuttosto un tutti contro uno: l’emarginazione della neoarrivata Eliza Minnick, consulente che ha assunto la direzione del programma di specializzazione una volta in capo a Webber, sembra aver trasformato tutti gli strutturati in un gruppo di bambini a cui è stato rubato il pallone. Tutti ad eccezione di Arizona, che sembra soffrire sin da ora il fatto di essere tra due fuochi, l’amico di sempre Richard e la nuova attraente dottoressa Eliza. Questo scontro generazionale e di visioni può essere un’ottima premessa per smuovere le acque all’interno dell’ospedale dopo che i nuovi ruoli avevano reso tutto molto più statico (tutti i personaggi principali ormai sono primari di reparto e la competizione di un tempo non ha più motivo di esistere), ma il modo in cui viene messo in scena rischia di risultare infantile e dunque poco credibile rispetto ad una realtà così importante e strutturata come quella di un’ospedale.

In definitiva, al netto del colpo di scena finale, anche Grey’s Anatomy 13×11 si è rivelato un episodio in cui i progressi delle storyline in campo fanno fatica a palesarsi: troppo pochi e troppo sacrificati in favore dei casi medici che ormai riempiono quasi completamente la scena ma poco si relazionano ai protagonisti (stavolta è toccato ad Owen rivedersi nel caso di un marito disperato) e fanno dimenticare dove eravamo rimasti. Ad esempio, in quest’episodio si rivede Nathan Riggs, che però anche stavolta non interagisce con nessuna delle due sorelle infatuate di lui: che fine ha fatto il tanto sbandierato triangolo sentimentale Riggs-Grey-Pierce accennato all’inizio della stagione?

Nell’attesa di scoprirlo, nel promo di Grey’s Anatomy 13×12 Meredith sembra tornare protagonista. E non in senso positivo, visto che viene sospesa dalla Bailey quando non accetta di lavorare con la Minnick.