La rabbia di Elio contro il Secondary Ticketing: “I parassiti mi fanno pena”

Stefano Belisari degli Elio e le storie tese a muso duro contro il Secondary Ticketing: "Si tratta di parassitismo, servirebbe un deterrente".

elio contro il secondary ticketing

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È un Elio durissimo, quello che si scaglia contro il Secondary Ticketing. L’intervento di Stefano Belisari alla conferenza di Barley Arts è forse una delle più efficaci dell’intero incontro, con termini che non lasciano spazio alla libera interpretazione.

Belisari parla di parassiti, di zecche contro le quali dovrebbe essere possibile utilizzare un deterrente. Con la sua consueta verve, Elio si lancia in esempi calzanti che spiegano quali potrebbero essere – secondo lui – le misure da adottare per ridimensionare il fenomeno: “Tecnicamente stiamo parlando di parassitismo – ha detto -. Le zecche che contributo danno all’essere a cui si attaccano? Nessuno. Gli succhiano il sangue, quanto più possono. La differenza con il secondary ticketing è che poi la zecca dà il sangue a qualcun altro, quindi in un certo senso è migliore”.

E se TicketOne si mostra arrendevole in merito al bagarinaggio online, che a detta del partner non potrebbe essere sconfitto, Elio rincara la dose e sostiene che chi infrange la legge con il Secondary Ticketing “fa pena, perché vive per fottere gli altri”.

Dalla conferenza di Barley Arts, tenutasi giovedì 26 gennaio al Teatro Parenti di Milano, sono emerse le criticità e le misure da adottare per contrastare il fenomeno del bagarinaggio. Secondo quanto deciso a margine della conferenza stampa, è in programma un Osservatorio per il No Secondary Ticketing, attraverso il quale si attuerebbe un serrato monitoraggio del mercato dei biglietti, segnalando alla magistratura i casi di bagarinaggio online. Tra le misure proposte, anche la bozza di un codice etico che consenta di tracciare le linee guida per la lotta al secondary ticketing.

Scatenatissimo Stefano Belisari, che dopo aver rivelato il suo stato d’animo nei confronti di chi delinque nel campo del Secondary Ticketing, ha continuato a esprimere il suo pensiero:

“All’inizio mi sembrava fantascienza. Ho provato rabbia, ma alla fine il sentimento principale è un’enorme pena nei confronti di esseri umani che spendono la vita a fottere gli altri. Per cui – ha concluso – voglio fare un appello: persone del secondary ticketing, pentitevi, date un senso alla vita, e ricordatevi che Vincenzo Bellini è morto per colpa di un parassita!”