Le 22 canzoni del Festival di Sanremo 2017 al 1° ascolto: Fiorella Mannoia spicca su un panorama tradizionale

22 canzoni per 22 Campioni al Festival di Sanremo 2017: Carlo Conti riunisce la stampa per il primo ascolto dei brani in gara dal 7 all'11 febbraio.

Festival di Sanremo 2017

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Carlo Conti ha riunito la stampa per il primo ascolto delle 22 canzoni del Festival di Sanremo 2017. Un mosaico, una macedonia e quest’anno un mazzo di fiori: è così che il conduttore della 67ª edizione del Festival ha definito i brani in gara, che potremo ascoltare per la prima volta dal 7 all’11 febbraio, in diretta dal Teatro Ariston di Sanremo.

A dispetto del mazzo di fiori decantato da Carlo Conti, è un panorama estremamente tradizionale quello che ci attende prossimamente, con poche aperture verso melodie più moderne e lontane dalla zona comfort a cui il Festival ci ha abituati. Ed è in questa zona comfort che ritroviamo Al Bano con la sua Di Rose e Di Spine, Gigi D’Alessio in La prima stella e Michele Zarrillo in Mani nelle Mani.

La regina del Festival di Sanremo 2017 sembra Fiorella Mannoia, come già annunciato in lungo e in largo, con Che Sia Benedetta di Amara e Salvatore Mineo. La cantautrice romana porta un brano sulla vita, in cui spiccano le sue doti vocali interpretative che la spingono dritta sul gradino più alto del podio della kermesse. Vincerà Fiorella Mannoia? Forse sì, anche se la storia insegna che il super favorito è colui che difficilmente mette le mani sul premio finale.

È nello scenario in cui l’amore si conferma il filo rosso di una grossa fetta dei testi proposti al Festival di Sanremo 2017 che emerge la canzone impegnata di Ermal Meta. Il cantautore albanese gareggia con Vietato Morire, brano impegnato e durissimo contro la violenza sui bambini inflitta tra le mura domestiche. L’ottimo arrangiamento e la scrittura conquistano l’unico applauso della sala stampa.

Interessante e da tenere sott’occhio anche il pop elettronico di Vedrai di Samuel Romano, che attinge dai Subsonica ma si propone meno oscuro, così come la potenza di Con Te di Sergio Sylvestre, altro brano (scritto da Giorgia) che potremmo inserire nella zona comfort già presidiata dai veterani.

Si attengono alla loro essenza tutti gli altri cantanti in gara. Clementino riporta il rap melodico della “strada”, Chiara si ripresenta con una ballata in cui si sente l’influenza di Mauro Pagani e Francesco Gabbani non smentisce la matrice mutuata dalla poetica di Franco Battiato con Occidentali’s Karma. Se Lodovica Comello punta tutto sulla voce, Marco Masini prova ad affrancarsi dallo stile masiniano con una ritmica elettronica.

Tra i duetti spicca quello tra Nesli e Alice Paba, in cui Francesco Tarducci ripropone la sua carica emotiva, lasciando il compito di spingere sulla voce alla sua partner, che sembra non tirarsi indietro. Più sottotono Raige e Giulia Luzi, con poche barre rappate e un brano che al primo ascolto non convince.