Un anno di WhatsApp gratis, ultimo aggiornamento rivelatore: news (e pubblicità?) dalle aziende presto in app

Confine labile tra informazione e promozione. L'ultima beta dell'app apre al mondo delle aziende più che mai.

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Ebbene si, è passato già un anno, dal famoso messaggio “WhatsApp gratis a vita” ricevuto su milioni e milioni di dispositivi in tutto il mondo. In realtà era il 19 gennaio 2016 e la mossa di Zuckerberg di rendere gratuita l’applicazione di certo più utilizzata sul globo terrestre apparve davvero rivoluzionaria. Da allora ci si è sempre chiesti se la natura free del servizio doveva essere prima o poi smentita da qualche ulteriore cambiamento e in tal senso si è sempre pensato all’introduzione di messaggi pubblicitari in app. Un simile scenario sarà mai possibile? Magari non proprio come ce lo siamo immaginato, ma qualcosa bolle in pentola.

Al lancio di WhatsApp gratis già fu chiarito come all’interno dell’applicazione non sarebbero mai comparsi messaggi pubblicitari standard. Eppure il servizio, sempre secondo quanto affermato dai creatori dell’app,  sarebbe pure potuto diventare di pubblica utilità aprendo ai messaggi delle aziende. Un esempio su tutti? Una compagnia aerea interessata a comunicare qualche cambio di orario  per la partenza di un volo.  Ma davvero si tratta solo di questo e non ci sarebbe posto anche per qualcosa a sfondo decisamente promozionale? Domanda da un milione di dollari.

Intanto, ci stiamo davvero muovendo verso un WhatsApp con messaggi di tipo business. L’ultimo aggiornamento ne fornisce un indizio inconfutabile. Il profilo Twitter specializzato @WABetaInfo segnala come nell’ultimo aggiornamento beta per Android 2.17.13 sia presente un chiaro riferimento agli utenti business verificati e ad un loro badge dedicato. Non è la prima volta che una novità del genere compare (nascosta) nel codice dell’applicazione ma a questo giro sembrerebbe proprio che si sia molto vicini all’implementazione della funzione.

Ben vengano messaggi di pubblica utilità su Whatsapp. Di certo Zuckerberg ne avrà il suo ritorno  commerciale, concedendo la sua piattaforma  e i milioni e milioni di utenti sparsi in tutto il mondo a grossi brand internazionali. Che non siano però a scopo commerciale, altrimenti la natura dell’app gratis sarebbe compromessa o meglio ben camuffata..